i quasi 20 anni di una mensa (extra)ordinaria

i quasi 20 anni di una mensa (extra)ordinaria
i quasi 20 anni di una mensa (extra)ordinaria
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È un posticino accogliente, con tavoli, sedie, cose da bere, fare spuntini e condividere… E persone che te li preparano. Una caffetteria (quasi) ordinaria, nata da quasi vent'anni all'interno del cinema Studio de Tours.

Charles Diez ha creato nel 2005 l'associazione Air (Aiuto all'integrazione attraverso la ristorazione). “All’epoca era la prima in Francia,” ricorda Christine Gailliard, la sua attuale presidente. Il dottor Diez, appena in pensione dall'Ospedale Universitario di Tours, aveva scelto di dedicarsi all'integrazione delle persone affette da disturbi mentali negli ambienti ordinari. Una buona dose di olio di gomito, tanti volontari e buona volontà e una collaborazione con lo Studio poi, il progetto ha preso forma. “All'inizio era molto artigianale poi, poco a poco, siamo diventati più professionali. » Con il sostegno continuo dello Stato e del Consiglio dipartimentale.

L'integrazione come obiettivo

Air conta oggi sette dipendenti fissi e undici in integrazione, ai quali si aggiungono alcuni fornitori di servizi (tra cui un consulente professionale per l'integrazione) e una quarantina di volontari. “È una vera piccola impresa”, riassume la signora Gailliard.

Che non perde mai di vista il proprio obiettivo di integrazione. ”Si tratta di aiutare le persone a riappropriarsi dei codici di lavoro”, spiega Luce Boutault, vicepresidente: ”Arriva in orario, segui le istruzioni…” Poi si tratta di supportarli nella costruzione di un progetto professionale a lungo termine.

Uscite positive

Alcuni restano solo poco, perché faticano a trovare la strada, perché non sono pronti… Per la maggior parte, però, l'orario di lavoro all'Air va dai dodici ai diciotto mesi, con un massimo di due anni. “E fino al Covid avevamo un ottimo tasso di uscite positive (NdR, cioè verso un lavoro o una formazione). Circa il 75%, migliore di molte altre strutture di inserimento lavorativo”, la regista Caroline Larpent. Con dipendenti che hanno poi potuto continuare nella ristorazione, ma non solo: “C'è uno che è diventato bibliotecario; una ragazzina svolge attività doposcuola; un altro è un assistente di ambulanza… », illustrazione Christine Gailliard.

Un caffè e una fetta di torta

Il Covid, come altrove, ha però messo un freno a questo grande slancio. Con la chiusura, una timida riapertura, meno domande, persone più vulnerabili… “Stiamo appena iniziando a uscire con la testa fuori dall’acqua. »

Lentamente, la piccola musica calda di un movimento efficace si è ristabilita e si sta ristabilendo nella mensa dello Studio. “Dovresti sapere che qui tutti lavorano insieme, i dipendenti, i volontari… in cucina, per servire, per lavare la cassa o i piatti…” COSÌ ? Un bel film, i titoli di coda e la voglia di discuterne? Gradisci un caffè e una fetta di torta?

La caffetteria dello Studio è aperta tutti i giorni (tranne il 1°È maggio, una settimana a Natale e tre in estate), dalle 15:30 alle 21:30, al 2, rue des Ursulines a Tours.

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