in campagna, Gabriel Attal fortemente contestato da un passante

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Di John Timsit

Pubblicato
1 ora fa,

Aggiornamento 57 minuti fa

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In viaggio questo lunedì nella Val-de-Marne, il Primo Ministro è venuto a sostenere il deputato del Rinascimento Mathieu Lefèvre.

Le gioie della campagna. In viaggio lunedì a Perreux-sur-Marne (Val-de-Marne) per sostenere il deputato uscente del Rinascimento Mathieu Lefèvre, nell’ambito delle elezioni legislative anticipate, Gabriel Attal è stato fortemente interrogato da un passante. Un simbolo della sfiducia e perfino del rifiuto che Emmanuel Macron suscita in una parte della popolazione. “Ti stringerò la mano perché sei bravo. Ma dovrai dire al presidente di tenere la bocca chiusa.”alpague in modo molto franco questo spettatore. “Caramella…”cerca subito di temporeggiare il capo del governo, imbarazzato dalla situazione. “E’ un’elezione legislativa: votiamo per il Primo Ministro”risponde Gabriel Attal, anch’egli candidato nella 10e collegio elettorale dell’Hauts-de-Seine.

Se lo scambio si fosse potuto fermare lì, questo cittadino rimette una moneta nella macchina: “Capiscimi. Sei bravo, eri anche molto bravo nell’istruzione nazionale. Per ora le cose stanno andando bene. Ma poi è il presidente che ci sta fregando. Buona fortuna!” Intuendo che il suo interlocutore è un centrista, Gabriel Attal si permette di dire: “Contiamo su di voi il 30 giugno (data del primo turno elettorale, ndr).” “È a te che dico buona fortuna”, conclude questo Val-de-Marnais. Modo di affiancare Gabriel Attal nella coppia dirigente formata dal gennaio 2024 con Emmanuel Macron, mentre il primo ha fatto sapere in privato il suo disaccordo con il secondo riguardo allo scioglimento.

“Non portare la Francia agli estremi”

Poco prima, il sindaco di Le Havre Édouard Philippe aveva spiegato su RMC e BFMTV che il voto della RN esprimeva “rabbia”e uno “rifiuto” del Presidente della Repubblica e del governo. In risposta al suo predecessore, ha risposto Gabriel Attal “trascorriamo il nostro tempo sul campo”. “Ci sono preoccupazioni, rabbia, bisognerebbe stare in superficie per non saperlo e non rendersene conto”. E per aggiungere: “Incontro anche molti francesi preoccupati, arrabbiati e soprattutto che non vogliono consegnare la Francia agli estremi”.

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