Eric Ciotti assicura che tra i 62 candidati investiti nell’ambito del suo accordo con la RN, “4 o 5” sono deputati repubblicani uscenti

Eric Ciotti assicura che tra i 62 candidati investiti nell’ambito del suo accordo con la RN, “4 o 5” sono deputati repubblicani uscenti
Eric Ciotti assicura che tra i 62 candidati investiti nell’ambito del suo accordo con la RN, “4 o 5” sono deputati repubblicani uscenti
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Ventisei deputati uscenti di LR senza un candidato della maggioranza di fronte

Mentre le diverse componenti della maggioranza uscente (Rinascimento, MoDem, Orizzonti) hanno comunicato lunedì la lista dei loro candidati per le elezioni legislative del 30 giugno e 7 luglio, Il mondo ha individuato i collegi elettorali in cui Macronie non impegna nessuno contro i deputati di Les Républicains (LR). Dei sessanta eletti uscenti (tra cui Eric Ciotti e Christelle D’Intorni, alleati del Raggruppamento Nazionale delle Alpi Marittime), ventisei non hanno affrontato un candidato della maggioranza al primo turno.

Ufficialmente non esiste alcun apparato tra la dirigenza del “canale storico” di LR (opposta a Ciotti) ed i tre partiti di maggioranza. Nell’Hauts-de-Seine, Philippe Juvin ha firmato al secondo turno un accordo di ritiro reciproco a nome della sua federazione dipartimentale con il primo ministro e candidato del Rinascimento, Gabriel Attal, e i suoi alleati UDI, MoDem e Horizons, pur mantenendo la sua investitura di LR.

Tra i candidati di destra risparmiati troviamo molti deputati cosiddetti “Macron compatibili”. » come Virginie Duby-Muller (Alta Savoia), Nicolas Forissier (Indre), Marie-Christine Dalloz (Giura) o Jean-Louis Thiériot (Seine-et-Marne).

La sorpresa di questa lista deriva dalla presenza di cinque deputati che avevano votato nel marzo 2023 a favore della mozione di censura presentata dal gruppo Libertés, Indipendenti, d’Oltremare e Territori (LIOT) in occasione della riforma delle pensioni. Si tratta di Julien Dive (Aisne), vicino a Xavier Bertrand, Justine Gruet (Jura), Francis Dubois (avversario di François Hollande alla Corrèze), Dino Cinieri (Loire) e Raphaël Schellenberger (Alto Reno).

Quest’ultimo è molto vicino ad Aurélien Pradié (Lot), instancabile critico di Macronie. Rimase quasi sorpreso dal dono di quest’ultimo. “È sicuramente un ringraziamento per il voto di censura e per il mio impegno a inserire i candidati LR nell’altro circo[nscriptions] del dipartimento »scherza il signor Schellenberger.

Alessandro Pedro

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