Ziguinchor, 17 giu. (APS) – L’imam ratib della grande moschea di Ziguinchor (sud), Cherif Ismaila Aidara, ha invitato lunedì le popolazioni a ritornare alla fede e ad appropriarsi delle virtù della rettitudine.
“Ogni persona, qualunque sia il suo lavoro sulla terra (…) sarà un giorno obbligata a rendere conto al buon Dio. Le popolazioni devono ritornare alla fede e appropriarsi delle virtù della rettitudine”, ha affermato Chérif Ismaila Aidara nel suo sermone di preghiera dell’Eid el-Kébir davanti a numerosi fedeli.
Dinanzi alle autorità locali e amministrative, compreso il governatore di Ziguinchor, Mor Talla Tine, Chérif Ismaïla Aïdara ha invocato “una cultura civica” e un “patriottismo” adottando “le grandi qualità” incarnate dal Profeta dell’Islam.
Secondo lui, il festival Tabaski “ci ricorda il nostro dovere di solidarietà tra i popoli, solidarietà nella gioia e nel dolore e solidarietà verso i più indigenti”.
Il governatore Mor Talla Tine ha accolto con favore il messaggio consegnato dall’imam.
“Rendiamo grazie a Dio e imploriamo il suo perdono. Accogliamo con favore il sermone dell’imam che si concentra principalmente sulla solidarietà, la pace e la necessità di coltivare la pace nella società”, ha affermato l’autorità amministrativa.
Ha colto l’occasione per invitare le persone a coltivare ulteriormente lo spirito di cittadinanza.
“Ogni cittadino deve sempre mobilitarsi per il bene della propria comunità. Ogni membro della comunità deve mobilitarsi ogni volta quando si tratta di azioni che portino progresso”, ha lanciato il governatore di Ziguinchor.
MNF/OID
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