Il Marocco sceglie ancora la strada della neutralità

Il Marocco sceglie ancora la strada della neutralità
Il Marocco sceglie ancora la strada della neutralità
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Dallo scoppio della guerra russo-ucraina, il Marocco ha mantenuto una posizione chiara e costante, basata sulla neutralità. Questa linea di condotta è stata recentemente confermata dall’assenza del Regno da due incontri internazionali dedicati al sostegno di Kiev nella sua guerra contro la Russia.

Sabato è iniziato in Svizzera il vertice di pace in Ucraina, con l’obiettivo di aumentare la pressione diplomatica sulla Russia. Sebbene più di 90 paesi abbiano inviato i loro rappresentanti, il Marocco era assente, così come Russia, Brasile e Cina.

Mosca ha chiaramente indicato che nessun negoziato di pace con l’Ucraina sarà possibile finché Kiev non accetterà di cedere le province contese, il che spiega l’assenza della Russia al vertice. Da parte sua, la Cina ha ritenuto che sarebbe “difficile” partecipare a questo vertice senza un invito rivolto alla Russia, sottolineando così l’importanza della presenza di quest’ultima in qualsiasi discussione relativa alla pace.

Per quanto riguarda l’assenza del Marocco, una fonte diplomatica presso l’ambasciata ucraina a Rabat ha rivelato che era stato inviato un invito ufficiale al Regno. Tuttavia a tale richiesta non è pervenuta alcuna risposta.

Rabat ha segnato la sua assenza anche durante il recente vertice del G7, svoltosi questa settimana in Italia. Durante questo periodo hanno manifestato la loro presenza tre paesi del Maghreb, in particolare la Tunisia, la Mauritania e l’Algeria, quest’ultima che non ha esitato a partecipare nonostante i suoi noti rapporti con Mosca, soprattutto perché la guerra in Ucraina era uno dei temi principali dell’incontro.

A questo proposito, l’ambasciatore di Kiev a Rabat, Sergiy Sayenko, ha affermato che l’ordine internazionale basato sulle regole potrà essere ripristinato solo se tutti gli sforzi dei paesi che sostengono la pace nel mondo saranno uniti, sottolineando che l’Ucraina ha bisogno di una voce forte da tutti i continenti per una pace giusta, e questo richiede la partecipazione al Summit della Pace.

Ha inoltre precisato, in una nota a Espressoche la Svizzera offre una piattaforma preziosa per dimostrare il forte impegno della comunità internazionale a favore di principi e valori adeguati.

Con la partecipazione di oltre 100 paesi, il successo del Summit e la forte presenza globale mandano un messaggio chiaro: il mondo non sostiene la guerra e cerca la pace. Per questo motivo, a mio avviso, è imperativo che tutti i paesi di tutti i continenti, che rispettano la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, partecipino al Summit.” , Ha aggiunto.

Il diplomatico ucraino ha continuato: “ Siamo grati per le idee formulate durante la conferenza che sono in linea con i punti di pace per l’Ucraina. L’unità globale per questa pace è l’unico modo per garantirne il raggiungimento”, senza però commentare “l’assenza di Rabat”.

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