In Corsica, punizioni civiche per gli studenti delle scuole medie

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Ll sole è allo zenit, questo mercoledì di giugno, sulla spiaggia di Olzo, che si snoda lungo la costa di Saint-Florent (Alta Corsica). Sulla sabbia, i primi turisti pre-stagionali si godono un momento di relax di fronte al “deserto” delle Agriate, che si estende lungo il golfo, prima della frenesia estiva. C’è solo il chiacchiericcio di una decina di adolescenti a turbare la tranquillità che regna sulla spiaggia. Qui niente campo estivo: questi ragazzi di quinta sono… in orario di scuola.

I loro nomi sono Marcu Maria, Adamel o Antoine. Hanno 12 o 13 anni, studiano al college in questa località balneare della Conca d’Oro e sperimentano questa punizione del tutto particolare. Niente fogli A4, compiti a casa o copia dei regolamenti interni, ma l’azione del cittadino come sanzione.

Guanti e sacchi della spazzatura alla mano, camminano sulla spiaggia per raccogliere e differenziare i rifiuti: plastica, corde, mozziconi di sigarette, fili di canne da pesca… “È meglio che stare seduti su una sedia per due ore”, sorride Marcu Maria, una studentessa di quinta elementare. Stiamo facendo qualcosa di utile per il pianeta e per di più siamo fuori. »

Un mare sommerso dai rifiuti

Questa punizione all’aperto, unica in Corsica, è stata attuata poco più di un anno fa dal collegio Maria-Ghjentile di Saint-Florent, in partenariato con J’aime ma mer, associazione per la difesa dell’ambiente marino.

L’équipe educativa ritiene che abbia anche delle virtù educative: “È un modo nuovo […] Per saperne di più

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