“Notizie molto impegnative e contesto politico turbolento” per la cerimonia di Colombey-les-Deux-Églises

“Notizie molto impegnative e contesto politico turbolento” per la cerimonia di Colombey-les-Deux-Églises
“Notizie molto impegnative e contesto politico turbolento” per la cerimonia di Colombey-les-Deux-Églises
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Alla vigilia dell’anniversario del 18 giugno 1940, 84 anni dopo l’appello del generale de Gaulle, la città di Colombey-les-Deux-Églises, nell’Alta Marna, si prepara. Discussione con il sindaco Pascal Babouot su questa cerimonia che si svolge in un contesto politico particolare.

Il 18 giugno 1940, il generale de Gaulle fece la sua famosa chiamata alla radio londinese, alla BBC. Un discorso storico, sia per la resistenza che suscitò, sia per l’accuratezza dell’analisi, nel contesto della Seconda Guerra Mondiale.

84 anni dopo, nel giugno 2024, due settimane prima delle elezioni legislative anticipate e mentre il Raggruppamento Nazionale ha ottenuto 30 seggi al Parlamento Europeo alle elezioni europee, ovvero 12 in più rispetto a prima, come risuona questo anniversario a Colombey -le-Due-? Chiese? Un comune di 729 abitanti, dove la maggioranza ha votato per Jordan Bardella alle elezioni europee. L’RN ha totalizzato il 52,9% dei voti. La lista LR di François-Xavier Bellamy è arrivata seconda, con il 14,7%.

Colombey-les-Deux-Églises, è un luogo ricco di storia grazie al suo legame con il generale de Gaulle, che visse nella tenuta della Boisserie dal 1934, prima per vacanze poi permanentemente. Vi morì all’età di 80 anni, nel 1970, mentre scriveva le sue memorie.

Ogni anno, spesso in occasione delle elezioni, i politici di destra e di estrema destra si recano sulla tomba del generale. Questo luogo è diventato l’emblema di una sorta di unzione storica. Da Marine Le Pen a Valérie Pécresse quando era candidata alle presidenziali di LR, o anche Eric Ciotti. Fino al Presidente della Repubblica, la gente affolla questo storico borgo. Abbiamo parlato con i vari sindaci di destra del villaggio dell’Haut-Marne, Pascal Babouot, che osserva l’andirivieni dei contendenti dal 2001, data della sua prima elezione al municipio.

Pasquale Babouot: Per il momento si tratta di un 18 giugno estremamente calmo, in un contesto attuale estremamente movimentato e in un contesto politico piuttosto agitato. Pochi giorni dopo, il 28 giugno, abbiamo la Fiamma Olimpica e tre settimane l’arrivo dell’ottava tappa del Tour de France. Ovviamente ci sono anche due ulteriori tornate elettorali quando siamo già saturi. Devono essere presenti anche il senatore e il nostro presidente di dipartimento, ma non ci sono più deputati. Tutti hanno molte altre preoccupazioni oltre al venire. In generale, ci sono ancora molti depositi privati ​​anonimi.

Quest’anno non è un anniversario, ma è una data che segna Colombey-les-Deux-Églises. Al mattino è prevista la tradizionale deposizione di corone con una meditazione davanti alla Croce di Lorena, tra cui quella del Presidente della Repubblica deposta dal prefetto dell’Alta Marna. La sera, come dal 1972, gli abitanti del villaggio si ritroveranno ai piedi della croce di Lorena, di notte, per la lettura dell’Appello del 18 giugno 1940 da parte di un bambino del collegio, nonché un discorso mio e di un minuto di silenzio. Sono attese tra le 300 e le 400 persone.

Gli estremi, entrambi, non sono i benvenuti. Sono stupito e sopraffatto nel vedere questi due estremi con così tanto potere. Vedere negli ultimi giorni la compassione per il comportamento di La France Insoumise riguardo alle investiture di persone implicate dalla giustizia. Un partito che non ha nulla a che vedere con le altre componenti della sinistra. E di fronte un’estrema destra radicale e razzista, mentre non tutto il 30% dei nostri connazionali lo è. Nel 1940 eravamo in un regime di occupazione e capitolazione, oggi siamo in un regime di compromesso con gli stessi pericoli. Ovviamente non siamo impegnati allo stesso modo, ma c’è un pericolo latente che è serio. Stai attento. Prima prevaleva l’obiettivo dell’interesse del Paese, ma non è più così.

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