Questo 14 novembre è la Giornata mondiale del diabete. L'opportunità di discutere la significativa prevalenza della malattia in Guadalupa; ciò riguarda quasi il 12% della popolazione locale, il doppio che in Francia. È una delle patologie più diffuse nell'arcipelago. Un aggiornamento sui numeri, che dimostrano l'emergenza sanitaria che il diabete rappresenta nell'arcipelago.
Ogni 14 novembre si svolge la Giornata Mondiale del Diabete, evento dedicato all’informazione e alla consapevolezza. Questa malattia silenziosa progredisce costantemente; sta guadagnando terreno a livello internazionale, comprese Francia e Guadalupa.
Secondo l’International Diabetes Federation, nel 2021, 537 milioni di persone di età compresa tra 20 e 79 anni avevano il diabete; questo numero corrisponde al 10,5% della popolazione mondiale in questa fascia di età.
Secondo l’assicurazione sanitaria, a livello nazionale, nel 2022, più di 3,3 milioni di persone convivevano con il diabete. Se seguiamo la stessa pendenza, nel 2027 520.000 pazienti in più soffriranno di diabete. I territori d'oltremare e il nord-est della Francia sono le regioni francesi più colpite dalla malattia.
La lotta alla sedentarietà, ma anche per un’alimentazione più sana ed equilibrata, è tra le chiavi di lotta contro questa piaga.
La prevalenza del diabete in Guadalupa è quasi il doppio di quella francese, per il diabete di tipo 2: 11,27% per il dipartimento nel 2022, rispetto al 6,3% oltreoceano.
D'altra parte, per il diabete di tipo 1, il tasso di incidenza qui è tra i più bassi, nei bambini sotto i 15 anni.
Il diabete colpisce generalmente più gli uomini che le donne, ma in Guadalupa la tendenza è opposta: 59% donne, contro 41% uomini.
Anche il verificarsi di gravi complicanze aumenta il peso del diabete. I ricoveri per amputazioni di piedi o gambe sono più frequenti a livello locale, così come i ricoveri per ictus o i ricoveri per insufficienza renale cronica allo stadio terminale, situazioni 1,3 volte più frequenti in Guadalupa che nell'Esagono.
Il diabete viene scoperto, in tre quarti dei casi, durante lo screening. Ma gli studi dimostrano che una persona su due non sa di avere il diabete. Ciò si traduce in un ritardo nel supporto. I pazienti sono quindi esposti all’iperglicemia che è dannosa per i loro organi.
Questa situazione sembra comune ma, a questo proposito, lo studio Public Health France, pubblicato lo scorso anno, richiede ulteriori approfondimenti.
In ogni caso resta fondamentale la presa di coscienza collettiva della popolazione e degli operatori sanitari, come in questa giornata mondiale dedicata al diabete.
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