Il divieto della corrida per i minorenni sostenuto da un funzionario eletto del Lot-et-Garonne

Il divieto della corrida per i minorenni sostenuto da un funzionario eletto del Lot-et-Garonne
Il divieto della corrida per i minorenni sostenuto da un funzionario eletto del Lot-et-Garonne
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Il senatore del Lot-et-Garonne è tra i sostenitori del disegno di legge volto a vietare la corrida ai minori di 16 anni. Questo è portato avanti da due funzionari eletti, dal Rinascimento e dai Repubblicani. Inoltre, 120 parlamentari hanno già firmato una piattaforma per sostenere questo testo.

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©Camptoloma/Shutterstock.com

Questo giovedì, 14 novembre, il Senato esaminerà un disegno di legge volto a vietare l'accesso agli spettacoli di tori e ai combattimenti di galli ai minori di 16 anni. Questo è sostenuto da Samantha Cazebonne (Rinascimento, Francesi all'Estero) e Arnaud Bazin (Les Républicains, Val-d'Oise), e cofirmato da una trentina di senatori di diversi gruppi politici. Questa iniziativa è sostenuta dalla senatrice del Lot-et-Garonne Christine Bonfanti-Dossat. Per agire invocano la tutela dei minori.

“Questa misura non mira a mettere in discussione le consuetudini locali, ma a stabilire regole etiche che tutelino i più vulnerabili”, dichiara Christine Bonfanti-Dossat sulle colonne di Petit Bleu. Si basa su studi condotti da specialisti in infanzia e psicologia che evidenziano gli effetti potenzialmente traumatici di queste rappresentazioni violente.

Un forum per sostenere il disegno di legge che vieta la corrida ai minorenni

Questo disegno di legge sarà discusso nell'ambito della nicchia parlamentare del gruppo RDPI. Potrebbe aprire una riflessione sul posto della corrida nella società francese. Centoventi funzionari eletti hanno già firmato una piattaforma per sostenere questo disegno di legge.

“L’articolo 521-1 del Codice penale definisce la corrida come un reato che rientra nel quadro degli abusi gravi o degli atti di crudeltà nei confronti di un animale domestico. Lo esonera dalle sanzioni penali laddove costituisce una “tradizione locale ininterrotta” che non toglie nulla al suo carattere crudele e violento. Permettere a un bambino di assistere ad una corrida è introdurlo alla pratica di un crimine», si legge in questo articolo pubblicato da Midi Libre.

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