La squadra francese riceve Israele questo giovedì (20:45) allo Stade de France in un clima di sicurezza molto pesante ma anche con una sfida sportiva: quella di qualificarsi ai quarti di finale della Nations League.
Dietro il contesto di sicurezza, la partita Francia-Israele nasconde anche una questione sportiva, questo giovedì (20:45) allo Stade de France. Limitato certamente ma esistente. I giocatori di Didier Deschamps possono infatti assicurarsi uno dei primi due posti nel girone A2 e convalidare la qualificazione ai quarti di finale della Nations League. E i Blues sono già quasi arrivati. Battuti nella prima partita contro l'Italia (1-3) il 6 settembre, da allora hanno ottenuto tre vittorie contro Belgio (2-0), Israele (4-1) e di nuovo contro i Red Devils (2-1), il 14 ottobre. .
Primo posto nel mirino
Con nove punti i compagni di N'Golo Kanté sono secondi, ad una lunghezza dall'Italia. A marzo gli basterà un solo punto per raggiungere i quarti di finale. Si qualificheranno quindi se non perderanno contro Israele e anche in caso di sconfitta se il Belgio non batterà contemporaneamente l'Italia a Bruxelles.
Il vecchio format della competizione riservava un posto nelle Finali 4 alle prime di ogni girone. Ma le cose sono cambiate con la creazione dei quarti di finale che hanno consentito la partecipazione dei primi due. Si profila un'altra sfida per gli uomini di Didier Deschamps, quella di puntare al primo posto nel girone che garantirebbe loro la testa di serie con il vantaggio di ricevere il ritorno dei quarti di finale.
Una vittoria permetterebbe almeno di restare in contatto con gli azzurri prima della partita decisiva domenica (20:45) a San Siro (Milano) per il duello tra la capolista. Potrebbe addirittura portarli in vantaggio se gli uomini di Luciano Spalletti non dovessero vincere in Belgio. I giocatori della squadra francese si avvicinano a questo incontro contro Israele in un clima molto particolare, con un numero di spettatori storicamente basso previsto (tra 15.000 e 20.000 persone) e una forte presenza della polizia (4.000 forze di sicurezza schierate) per contrastare le minacce legate alla il conflitto in Medio Oriente.
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