Erdogan applaude il mandato d'arresto della CPI contro Netanyahu

Erdogan applaude il mandato d'arresto della CPI contro Netanyahu
Erdogan applaude il mandato d'arresto della CPI contro Netanyahu
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Per quanto riguarda il conflitto in Medio Oriente, Recep Tayyip Erdogan è particolarmente soddisfatto dell'ultima decisione della CPI. Il presidente turco ha infatti accolto con favore sabato la “coraggiosa decisione” della Corte penale internazionale (CPI) di emettere mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant.

“Sosteniamo il mandato d’arresto. Riteniamo importante che questa coraggiosa decisione venga attuata da tutti i paesi firmatari dell'accordo per rinnovare la fiducia dell'umanità nel sistema internazionale”, ha affermato il capo di Stato turco durante un discorso a Istanbul. “È imperativo che i paesi occidentali, che da anni tengono conferenze al mondo su diritto, giustizia e diritti umani, mantengano le loro promesse in questa fase”, ha aggiunto.

Un mandato anche contro un leader di Hamas

Dall'inizio della guerra a Gaza, Recep Tayyip Erdogan ha più volte affermato che il suo Paese farà “tutto il possibile” per chiedere “responsabili” di Benjamin Netanyahu e delle autorità israeliane.

La CPI ha provocato la furia di Israele emettendo giovedì mandati di arresto senza precedenti contro Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Un altro mandato della CPI per gli stessi motivi prende di mira Mohammed Deif, capo del braccio armato di Hamas, il cui sanguinoso attacco del 7 ottobre 2023 sul suolo israeliano è stato seguito da allora da massicci bombardamenti nella devastata Striscia di Gaza.

Il nostro dossier sul conflitto israelo-palestinese

All’inizio di novembre, la Turchia ha presentato una lettera congiunta alle Nazioni Unite, firmata da 52 paesi e due organizzazioni, chiedendo la sospensione della fornitura e della consegna di armi a Israele.

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