Com'è andata la partita?
Visitatore a suo agio. Il Vitória è arrivato con la proposta di rinforzare la marcatura e uscire in velocità, e fin dall'inizio ha creato buone occasioni per trovare la rete. Nel primo minuto i baiani hanno paura e tengono il ritmo. La squadra di Carpini non si limita ad aspettare che giochi il Botafogo, riesce a mettere insieme alcune trame e, al 19', Alerrandro apre le marcature.
Palla al piede, ma difficoltà in attacco. Il Botafogo aveva il possesso palla, ma ha trovato ostacoli per sfondare la linea di marcatura avversaria. La squadra ruota l'area, ma non riesce a definire le giocate e, in molte occasioni, è costretta a recuperare velocemente grazie alla buona transizione del Vitória. Una delle poche occasioni più chiare è arrivata da un cross di Cuiabano che Igor Jesus ha fermato al portiere.
Fischi all'intervallo. Il Botafogo, a tratti, è apparso in ansia in campo. E, sugli spalti, l'insoddisfazione era evidente. Il centrocampista Tchê Tchê è stato bersaglio dei fischi dei tifosi e, al fischio che ha decretato la fine del primo tempo, i fischi sono stati più generali.
Cambiamenti e nuovo scenario. L'allenatore Artur Jorge ha apportato dei cambiamenti dopo l'intervallo, con Mateo Ponte al posto di Vitinho, Eduardo al posto di Tchê Tchê e Tiquinho al posto di Junior Santos. La squadra è riuscita a migliorare nella marcatura del centrocampo e ad attaccare in modo più chiaro nei primi minuti del secondo tempo, e ha esercitato pressione. In tribuna la risposta è stata sostegno e richieste di rimonta.
Impossibile adattarsi. Il Vitória, poco a poco, è riuscito a ridurre gli spazi e a rubare palla nei momenti buoni – riducendo anche lo slancio bianconero –, ma non ha avuto successo quando si è trattato di stabilire l'attacco per il contropiede.