qual è il progetto di una città 20 volte più grande di Parigi, sognata dal presidente cinese Xi Jinping?

qual è il progetto di una città 20 volte più grande di Parigi, sognata dal presidente cinese Xi Jinping?
qual è il progetto di una città 20 volte più grande di Parigi, sognata dal presidente cinese Xi Jinping?
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Si chiama “Xiong’an” il nuovo sogno di Xi Jinping, presidente cinese, un progetto che mira a decongestionare Pechino, la capitale considerata troppo densa dal capo dello Stato.

Una futura megalopoli pronta a rinascere dalla terra? Un progetto rimasto quasi segreto fuori dai confini della Cina potrebbe presto vedere la luce. Una megalopoli chiamata “Xiong’an”.

Con quasi 2.000 km2, sarebbe 20 volte più grande di Parigi e tre volte quella di New York.

Un progetto dal costo esorbitante

Situata a un centinaio di chilometri a sud-ovest di Pechino, questa megalopoli del futuro mira in particolare a decongestionare la capitale politica del Paese e i suoi 21,7 milioni di abitanti.

Anche l’ottava città più popolosa del mondo è afflitta da un inquinamento cronico e deve affrontare enormi problemi di traffico. “Xiong’an” è attualmente un enorme progetto annunciato nell’aprile 2017 dal governo e del valore di quasi 100 miliardi di dollari (93 miliardi di euro).

“Lo sviluppo dell’area è un progetto nazionale di importanza millenaria e deve essere promosso attraverso azioni concrete e sforzi sostenibili”, ha ricordato il presidente Xi Jinping, in visita nella regione, nel maggio 2023 in un discorso riportato dall’agenzia Xinhua.

L’inaugurazione prevista per il 2035

Secondo un giornalista di Le Figaro, la gigantesca città dovrebbe normalmente essere inaugurata nel 2035 e ospitare quasi 7 milioni di abitanti. Nella zona si stanno già insediando grandi ospedali e prestigiose università.

Nonostante gli sforzi e gli investimenti fatti, la crisi Covid ha rallentato drasticamente i lavori, che sono rimasti in ritardo. Le Figaro descrive “viali deserti” dove “i passanti sono rari” e “un’aria da città fantasma distopica”. Ben lontano dalla promessa di una megalopoli internazionale.

Quali conseguenze ecologiche?

Un’enorme megalopoli, completamente costruita, il progetto non ha nulla di ecologico a prima vista. La Cina, però, garantisce il contrario: “Noi siamo i padroni della natura […] questo deve rimanere l’elemento dominante”, ha osservato uno degli urbanisti impegnati nell’opera nel 2019.

Ricordiamo che nel 2020, dopo soli due anni di costruzione, la più grande stazione ferroviaria dell’Asia (130.000 m2) è stata completamente costruita e messa in servizio in quest’area. Per l’occasione venne raso al suolo un villaggio di 700 abitanti. Ma la cosa più importante per il Paese è che Pechino è ora a 50 minuti di treno.

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