Elezioni legislative 2024: Saint-Junien, un bastione della sinistra fatiscente

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Raccogliendo il 36,11% dei voti in questo primo turno delle elezioni legislative del 2024 a Saint-Junien, Sabrina Minguet (RN) bussa alle porte di un emblema della sinistra. Dopo essersi già qualificato per il secondo turno delle elezioni legislative del 2022, il Raggruppamento Nazionale segna una svolta storica guidando la seconda circoscrizione elettorale della Haute-Vienne.

Nella Halle aux grains, nel centro della città di Saint-Junien, è in un’atmosfera pesante che domenica sera, 30 giugno, si svolgerà lo spoglio del primo turno delle elezioni legislative del 2024. Intorno alle 19:06 sono iniziati i primi dubbi con l’arrivo dei risultati e con essi “l’amaro in bocca”.

“Sui risultati parziali, direi che si tratta di risultati contrastanti. È un collegio elettorale con una parte rurale sufficientemente ampia, ma dove la sinistra ha sempre saputo resistere. Lì vediamo che la sua base, il suo elettorato di base si sta sgretolando», spiega Alex Gerbaud, consigliere delegato del consiglio comunale.

Totalmente assente al secondo turno delle elezioni legislative nel 2012 (9,55%) e nel 2017 (8,55%) a Saint-Junien a favore dei socialisti poi della Repubblica in movimento, è nel 2022 che la RN raccoglie un punteggio senza precedenti (38,53%) contro il deputato eletto al secondo turno, Stéphane Delautrette (61,47%).

Una svolta storica

Arrivando in testa al primo turno delle elezioni legislative del 2024, Sabrina Minguet (Raggruppamento Nazionale – 36,86%) affronterà Stéphane Delautrette (Nuovo Fronte Popolare – 36,83%) e Marie-Eve Tayot (Insieme – 24,45%) %) in un triangolare per il secondo turno.

Da parte della sinistra locale si teme un declassamento. “Mi consolo dicendomi che a Saint-Junien il Fronte Popolare viene prima di tutto. Non posso esserne soddisfatto. Avremmo dovuto creare il Fronte Popolare da molto tempo, come facciamo a Saint-Junien. Non si chiama così, ma esiste da decenni a Saint-Junien e vediamo che funziona”, ricorda Hervé Beaudet, sindaco della città, che invita ad ascoltare i “voti arrabbiati” di cui dobbiamo “prendere consapevolezza”.

Alexandre Coucaud

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