Pontarlier. Flavie trascorrerà l’estate in Bosnia per aiutare l’associazione Mary’s Meals

Pontarlier. Flavie trascorrerà l’estate in Bosnia per aiutare l’associazione Mary’s Meals
Pontarlier. Flavie trascorrerà l’estate in Bosnia per aiutare l’associazione Mary’s Meals
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Dai 200 bambini del 2002 a 2,4 milioni

“Tutto è iniziato nel 2002, in Malawi, con 200 bambini”, spiega Flavie Vionnet. Oggi, Mary’s Meal sostiene che 2,4 milioni di bambini vengono nutriti ogni giorno di scuola. Il fondatore, nominato nel 2015 dal Time Magazine tra le 100 persone più influenti al mondo (categoria “pionieri”), racconta tutta questa storia in un libro appena ripubblicato, Il capannone che sfama milioni di bambini.

È stato un semplice volantino in giro per casa sua a mettere Mary’s Meals sulla strada di Flavie nel 2019. “Ho visto che con soli 18 euro (poi rivalutati a 22 euro, ndr), potevamo sfamare un giovane durante un anno scolastico. L’ho trovato incredibile. »La Haut-Doubienne manda subito la somma e va avanti.

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Ora frequenta la facoltà di ingegneria di Annecy e qualche mese fa ha preso un pessimo voto in inglese. “Mi sono detto che dovevo fare qualcosa”, dice l’appassionato di parapendio. Dopo aver pensato all’Inghilterra e alla Scozia, si è detta che avrebbe potuto prendere due piccioni con una fava svolgendo attività umanitaria. “È stato allora che ho ripensato a Mary’s Meals. Ma non svolgono missioni estive in Africa, dove risiedono principalmente. »

Così Flavie accetta di andare a Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina, “dove tutto ha avuto inizio. C’è un santuario che funge da vetrina per l’associazione. E lì tutti parlano inglese. » La sensibilità cristiana è evidente già nel nome: «Sul campo le collaborazioni si realizzano evidentemente senza riguardo per le religioni».

Dare visibilità all’associazione

In futuro, Flavie potrebbe vedersi impegnata nel lavoro umanitario. Una fibra trasmessa senza dubbio da sua madre, Marie-Claude, direttrice volontaria dell’associazione SOS Futures Mamans di Pontarlier. Nel breve termine vorrebbe soprattutto dare visibilità a Mary’s Meals, dando loro una mano sui social network. “Non è questo il loro punto forte! È un’associazione che merita davvero di essere conosciuta. 22 euro sono davvero modesti rispetto ai benefici generati, per la salute, ma anche per l’istruzione, perché incentivano i ragazzi a iscriversi e studiare. »

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