Ucraina: Putin pone le condizioni per negoziare con Kiev

Vladimir Putin ha detto venerdì che negozierà con l’Ucraina in caso di ritiro delle forze ucraine dalle quattro regioni da lui rivendicate e quando Kiev avrà rinunciato ad aderire alla NATO. Ha spazzato via il vertice di pace di Bürgenstock (NW), al quale Mosca non era stata invitata.

“Non appena Kiev (…) inizierà l’effettivo ritiro delle truppe (dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhia), e non appena notificherà l’abbandono del suo piano di adesione alla NATO, daremo immediatamente , a questo punto minuto, l’ordine di cessare il fuoco e di avviare i negoziati”, ha detto Putin ai dirigenti del Ministero degli Esteri russo.

Queste richieste costituiscono di fatto una richiesta di resa da parte dell’Ucraina, il cui obiettivo è mantenere la sua integrità territoriale e sovranità.

Putin ha proclamato nel settembre 2022 l’annessione delle quattro regioni dell’Ucraina orientale e meridionale, oltre a quella della Crimea nel 2014. Vladimir Putin ha precisato che l’Ucraina deve consegnare alla Russia tutti questi territori, anche se Mosca li occupa solo parzialmente.

Ha inoltre denigrato il vertice di pace previsto sabato e domenica nella Svizzera centrale, dal quale è stata esclusa la Russia, considerandolo uno “stratagemma per distogliere l’attenzione di tutti” dai veri autori del conflitto che, secondo lui, sono gli occidentali e i le autorità di Kiev.

“Voglio sottolineare che senza la partecipazione della Russia e senza un dialogo onesto e responsabile con noi, è impossibile raggiungere una soluzione pacifica in Ucraina e la sicurezza dell’Europa in generale”, ha insistito il presidente russo.

ATS

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