NATO: Viola Amherd viene riformulata dall’UDC e dalla sinistra

NATO: Viola Amherd viene riformulata dall’UDC e dalla sinistra
NATO: Viola Amherd viene riformulata dall’UDC e dalla sinistra
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Da quando è a capo del Dipartimento della Difesa – e ancora di più dopo la guerra in Ucraina – Viola Amherd ha rilasciato numerose dichiarazioni a favore della cooperazione tra l’esercito svizzero e la NATO, sostenendo di agire nel quadro della rigida neutralità svizzera.

Ma questa coerenza e questa intensificazione della collaborazione hanno allertato la Commissione per la politica di sicurezza nazionale. Giovedì, un’alleanza conveniente tra l’UDC, i Verdi e il PS ha approvato una mozione per riformulare il Valaisanne.

Jean-Luc Addor (UDC/VS), a nome della maggioranza della commissione, ha chiarito: “Vogliamo fissare una sorta di linea rossa ad una forma di deriva verso la NATO, per non parlare di un’adesione strisciante. (…) Collaborazione sì, ma non addestramento per simulare scontri in cui forse, un giorno, i nostri soldati dovrebbero morire per difendere i confini esterni della NATO.

Jacqueline de Quattro (PLR/VD ha difeso il punto di vista della minoranza (Centro e PLR): “È essenziale lasciare la porta aperta ad una più stretta collaborazione con la NATO, con l’idea di realizzare esercitazioni – intendo esercitazioni – in comune, nel rigoroso rispetto della neutralità. Nell’attuale contesto geopolitico, il nostro Paese ha tutto l’interesse non solo a rafforzare la propria capacità di difesa, ma anche a migliorare la collaborazione con i suoi vicini”.

Viola Amherd ha difeso la sua politica di apertura dell’esercito svizzero: “Di fronte al deterioramento della situazione della sicurezza in Europa, la Svizzera deve rafforzare la sua capacità di difesa e la sua cooperazione internazionale. Queste due aspirazioni si condizionano e si rafforzano a vicenda. (…) Bisognerebbe verificare se e in che misura la Svizzera possa partecipare anche alle esercitazioni di difesa della NATO per ampliare lo spettro delle possibili esercitazioni.”

Per quanto riguarda la questione della neutralità, ha chiarito: “La partecipazione alle esercitazioni della NATO è compatibile con la neutralità nella misura in cui non vengono creati obblighi né si incorre in coercizioni”.

Non ha convinto la maggioranza nazionale, che ha votato a favore della mozione con 118 voti favorevoli e 69 contrari. Il testo dovrà ora passare al Consiglio degli Stati.

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