Elezioni legislative 2024 in Ariège: l’intersindacato chiede una “candidatura sindacale” della sinistra, manifestazione organizzata sabato a Foix

Elezioni legislative 2024 in Ariège: l’intersindacato chiede una “candidatura sindacale” della sinistra, manifestazione organizzata sabato a Foix
Elezioni legislative 2024 in Ariège: l’intersindacato chiede una “candidatura sindacale” della sinistra, manifestazione organizzata sabato a Foix
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l’essenziale
Riunendosi questo mercoledì prima di tenere una conferenza stampa, questo giovedì 13 giugno a Pamiers, l’intersindacato invita i “partiti del progresso a concordare le candidature sindacali”, della sinistra, in vista delle elezioni legislative. Chiede inoltre con forza che le “richieste sociali” vengano ascoltate. Una manifestazione è prevista per questo sabato a Foix.

L’unione intersindacale che riunisce la CFDT, la CGT, l’UNSA, la FSU e Solidaires irrompe nell’arena legislativa questo giovedì 13 giugno, che si terrà il 30 giugno e il 7 luglio. Chiede che vengano ascoltate le “rivendicazioni sociali” e che “i partiti progressisti siano d’accordo sulle candidature sindacali”. I rappresentanti delle cinque organizzazioni, già uniti nella lotta contro la riforma delle pensioni l’anno scorso, si sono incontrati questo mercoledì, prima di tenere una conferenza stampa congiunta giovedì 13 giugno, nei locali del sindacato dipartimentale CGT, a Pamiers.

La paura di vedere ribaltare i collegi elettorali

Patrick Chevallier (CGT), Aurélien Buzin (FSU), Jean-Luc Torrecillas (CFDT), Daniel Mémain (Solidaires) e Antoine Loguillard (UNSA) condividono lo stesso timore: vedere i collegi elettorali dell’Ariège cadere nelle mani del Raggruppamento Nazionale in tre settimane, “come hanno sperimentato alcuni dipartimenti vicini, come quello dell’Aude, nelle ultime elezioni legislative”, ricorda Antoine Loguillard (UNSA). “È un’espressione comune, come abbiamo potuto fare in occasione della riforma delle pensioni: ci rivolgiamo a tutti i candidati progressisti affinché formino un’unione, per presentare un unico candidato”, precisa Patrick Chevallier. “La situazione è grave, continua Antoine Loguillard. Il rischio è reale in Ariège. La RN non è un partito come gli altri. Dovunque l’estrema destra va al potere, si verifica un declino delle libertà pubbliche e dei diritti sindacali, così come della diritti sociali.

Lo spettro della divisione

Se non se ne parla, la domanda appare implicita nell’intervento dei cinque dirigenti sindacali: il Fronte popolare presenterà i propri candidati all’Ariège? La risposta verrà data nelle prossime ore o giorni. Senza aspettare, Michel Larive (LFI) annuncia già la sua intenzione di partecipare alla campagna. Una decisione condivisa sui social network. Laurent Panifous lo troverà quindi sul suo percorso. Nel 1° distretto è un’attesa. Circola anche la voce di una seconda candidatura, contro Martine Froger.

Di fronte alle conseguenze di una divisione, l’intersindacato rinnova il suo appello all’unità e restituisce la palla al campo dei partiti politici. “Non spetta alle organizzazioni sindacali decidere sulle questioni legate alla candidatura”, ricorda sobriamente Patrick Chevalier (CGT). “La nostra responsabilità è soprattutto rivendicare”, aggiunge Daniel Mémain (Solidaire). In questa piattaforma di rivendicazioni, l’intersindacato mette in primo piano la difesa del potere d’acquisto, dei diritti dei lavoratori, dei salari, della riforma delle pensioni e dell’assicurazione contro la disoccupazione, “a cui dobbiamo ritornare”, conclude l’intersindacato. L’intersindacato annuncia una manifestazione questo sabato, alle 10:30, nei vicoli di Villote.

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