Mosella: due adolescenti arrestati per false minacce di bomba nel loro liceo

Mosella: due adolescenti arrestati per false minacce di bomba nel loro liceo
Mosella: due adolescenti arrestati per false minacce di bomba nel loro liceo
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Lunedì 10 giugno due minorenni di 14 anni sono stati arrestati a Mosella.

Sono sospettati di essere gli autori di numerosi attentati dinamitardi nella loro scuola superiore situata nella cittadina di Fameck.

Saranno giudicati l’8 ottobre 2024 per questi fatti.

Dopo diverse settimane di indagini, le forze dell’ordine hanno identificato i sospettati. Lunedì 10 giugno, la gendarmeria nazionale ha arrestato due minorenni di 14 anni, sospettati di essere gli autori di false minacce di bomba inviate nella prima metà del 2024 agli studenti del liceo Saint-Exupéry di Fameck (Mosella), che hanno portato sistematicamente ad evacuazioni per fugare i dubbi.

“Questi due adolescenti hanno contattato gli studenti del liceo tramite un account Instagram e hanno annunciato false minacce di bombe. Sebbene gli autori del reato utilizzassero strumenti di anonimizzazione, come VPN, e avessero buone competenze informatiche, la sezione di ricerca di Metz e l’azienda dipartimentale della gendarmeria di Thionville è riuscita a risalire all’origine dei messaggi Le indagini hanno rivelato che si trattava di studenti che frequentavano il liceo. spiega Brice Partouche, pubblico ministero di Thionville, in un comunicato stampa.

Gli indagati rischiano fino a 3 anni di reclusione e una multa di 45.000 euro.

I due minorenni sono stati presentati martedì 11 giugno al pubblico ministero e poi al giudice minorile. Saranno giudicati l’8 ottobre 2024 con l’accusa di “divulgazione di informazioni false volte a far credere a pericolose distruzioni” e “minacce di morte” commesse tra il 19 aprile e il 14 maggio. Le sanzioni previste sono 3 anni di reclusione e 45.000 euro di multa.

“In attesa della sentenza, i due minorenni sono tenuti a rispettare una misura di coprifuoco dalle ore 22 alle ore 6 e ad eseguire una misura risarcitoria affidata alla tutela giurisdizionale dei minori (PJJ)”precisa il magistrato.

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Danni da 20mila euro per la polizia

La gendarmeria nazionale ha stimato i danni in 20.000 euro, compresi i costi di evacuazione, l’intervento delle forze dell’ordine, degli sminatori e dei loro cani.

“In questo periodo di accertamenti si ricorda e sottolinea che tutti i falsi allarmi daranno luogo ad indagini sistematiche utilizzando tutte le tecniche digitali avanzate a disposizione degli agenti di polizia giudiziaria”sottolinea Brice Partouche.


Aurélie SARROT

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