Non è un balcone, è Storia

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Il generale de Gaulle è una delle figure più importanti del XX secoloe secolo.


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Nel luglio del 1967, durante la sua storica visita in Quebec, ovunque andasse, migliaia di persone scesero in piazza per applaudirlo. Attraverso di lui, si celebra la Francia dei propri antenati, una Francia che finalmente si interessa a un Quebec che rifiuta di essere cancellato, che si afferma, che lentamente risorge. Il generale ha detto di aver sentito “un’atmosfera simile a quella della Liberazione”. Sapeva il fatto suo.

Questa visita è tra gli eventi più significativi della nostra storia nazionale.

Il 24 luglio, il discorso pronunciato dal generale sul balcone del municipio di Montreal ha avuto una risonanza mondiale. In effetti, questo discorso, su questo balcone, ha praticamente fatto nascere il Quebec sulla scena internazionale. A riprova, per poter raccontare l’evento, il Quotidiano della genteorgano del Partito Comunista Cinese, ha dovuto inventare una nuova combinazione di ideogrammi per far nascere la parola Québec in mandarino⁠1. Questo si chiama venire al mondo⁠2.

FOTO DALL’ARCHIVIO DELLA CITTÀ DI MONTRÉAL

Il generale de Gaulle lanciò “Lunga vita al Quebec libero!” » dal balcone del municipio di Montreal, il 24 luglio 1967.

Poiché ha legittimato, rafforzato e stimolato il movimento di affermazione dei quebecchesi, questo discorso ha anche causato la più grande crisi politica della storia tra Francia e Canada.

Il generale ha fatto tutto questo in otto minuti. In otto minuti pronunciò lentamente 334 parole. Potete vederlo e ascoltarlo in questo video⁠3. Guarda la folla. Ce n’erano 15.000 nella piccola rue Notre-Dame. Emozioni garantite.

Da quel giorno il balcone del municipio ha qualcosa di leggendario. Era lo scenario di immagini potenti che ancora oggi costruiscono il nostro immaginario collettivo.

Eppure, da diversi decenni, il famoso balcone è quasi inaccessibile. È difficile da immaginare, ma la stanza che dava accesso era stata adibita a uffici. La separazione tra gli spazi di lavoro impediva addirittura, dall’interno dell’edificio, la vista del balcone. Non avremmo trattato un vecchio armadio in nessun altro modo. Quando si tratta del senso della storia, difficilmente potresti fare di peggio!

Ma, grande gioia, tutto questo appartiene ormai al passato!

La città di Montreal ha approfittato dei lavori di ristrutturazione del municipio, tanto imponenti quanto necessari, per restituire alla sala da cui si accede al balcone la sua missione primaria.

All’esterno degli uffici, la graziosa sala è tornata ad essere una stanza ad uso protocollo e il balcone è ora evidenziato nel percorso museale permanente.

Sabato mattina, a Montreal, ho potuto fare quello che molti appassionati di storia sognano di fare un giorno. Mi trovavo proprio nel luogo in cui il generale aveva dato speranza e ispirato orgoglio a milioni di quebecchesi. Il luogo ricorda la forza delle parole ma anche la grandezza e il coraggio di un uomo che ha influenzato il destino dell’Europa intera e della nostra. Un posto commovente.

FOTO FORNITA DALLA CITTÀ DI MONTREAL

Il soggiorno che conduce al balcone del municipio di Montreal

Poiché le porte che danno sul balcone stesso sono vetrate, il balcone sarà visibile tutto l’anno. Quando il tempo lo permetterà, le porte saranno aperte, ma l’accesso al balcone sarà comunque limitato. Poiché questo sito storico è rimasto nel suo stato originale, non soddisfa gli odierni standard di sicurezza. L’aggiornamento agli standard lo renderà eventualmente accessibile durante eventi speciali. Ho potuto metterci piede perché ero accompagnato da un funzionario comunale. La fortuna aiuta i cronisti.

Ci saranno sempre persone che criticheranno gli investimenti nella conservazione del patrimonio. Li invito a visitare il municipio di Montreal. Lì potranno ammirare la loro storia. Vedranno che siamo capaci di cose grandi e belle.

Nelle ore più buie della seconda guerra mondiale, quando la Francia era in ginocchio e sprofondava nella vergogna, de Gaulle credeva nella vittoria. Questo visionario sapeva anche, prima di molti altri, che l’indipendenza dell’Algeria era inevitabile, che l’Europa doveva mantenere una certa indipendenza dagli Stati Uniti e che le minacce gravavano sulla lingua francese. Poteva vedere lontano.

Su questo balcone ha anche detto che crede in noi. Non è un balcone, è Storia.

Ai libri, cittadini

Due libri per approfondire la conoscenza del rapporto tra il generale de Gaulle e il Quebec.

1967. Quattro giorni che sconvolsero il Quebec

1967. Quattro giorni che sconvolsero il Quebec

Olivier Courteaux

Stampa dell’Università di Laval

166 pagine

De Gaulle l'indipendentista

De Gaulle l’indipendentista

Jean-François Lisée

Collezione Jean-François Lisée racconta

144 pagine

1. Leggi un articolo da Dovere

2. Leggi l’articolo “L’eredità di De Gaulle” di André Duchesne

3. Vedi il discorso del Generale de Gaulle tenuto a Montreal nel 1967

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