Nuovissima, la Auguste Techer, terza di sei nuove pattugliatrici d'oltremare (POM) costruite da Socarenam per la Marina francese, è arrivata alla base navale di Brest, dove proseguiranno i test prima della partenza per La Réunion, dove farà base e messo in servizio nel 2025.
La nave è salpata il 24 settembre dal cantiere Soaceranam di Boulogne-sur-Mer per effettuare le prime prove in mare, prima di dirigersi a Calais per trascorrere circa tre settimane in bacino di carenaggio per effettuare un refitting completo dello scafo. Alla fine, l'Auguste Techer riprese il mare e raggiunse lunedì 4 novembre la base navale di Brest. Dovrà restare lì fino all'inizio del prossimo anno per installare alcune attrezzature militari e continuare i test. Partirà poi per l'Oceano Indiano e l'isola della Riunione, dove farà base. La sua consegna è prevista nella prima metà del 2025, con l'entrata in servizio attivo entro l'estate.
Questo è il terzo dei sei nuovi POM della Marina francese, che ha messo in servizio nel luglio 2023 e luglio 2024 i primi due, l'Auguste Bénébig e il Teriieroo a Teriierooiterai, a Nouméa (Nuova Caledonia) e Papeete (Polinesia francese). Chiamata Jean Tranape, la quarta motovedetta di questa serie vede l'assemblaggio dello scafo completato presso il cantiere navale Socarenam di Saint-Malo e raggiungerà rapidamente, come le sue predecessori, raggiungere Boulogne per il suo completamento. La sua consegna è attualmente prevista per la fine del 2025 a Nouméa. Seguiranno nel 2026 i futuri Philippe Bernardino e Félix Éboué, che saranno assegnati a Nuova Caledonia e Reunion.
Progettati dallo studio di architettura navale Mauric, i POM, mantenuti in condizioni operative dalla CNN MCO, sono edifici lunghi 79,9 metri con una larghezza di 11,8 metri e un dislocamento di 1.300 tonnellate a pieno carico. Capaci di raggiungere i 24 nodi e di percorrere 5.500 miglia nautiche a 12 nodi, sono armate da un equipaggio di 30 marinai, con la possibilità di ospitare 24 persone aggiuntive. Queste nuove motovedette sono equipaggiate in particolare con il sistema di missione Lyncea, un radar di sorveglianza Mk11 SharpEye, un sistema elettro-ottico Sea Eagle, un cannone Narwhal da 20 mm comandato a distanza, mitragliatrici, due droni aerei ad ala fissa Aliaca (sistema SMDM) e due semirigidi da 6,7 metri.
– Consulta il nostro resoconto completo a bordo del POM Auguste Bénébig
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