Ottawa accetta di imporre nuovi requisiti in francese ai lavoratori temporanei sotto il suo controllo e offre di inviare 750 milioni di dollari al Quebec per compensare i servizi offerti negli ultimi tre anni per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
Il governo federale cercherà anche di “collaborare con altre province per promuovere la circolazione volontaria dei richiedenti [d’asile] fuori del Québec.
Sono queste le principali offerte avanzate lunedì al governo di François Legault in un incontro bilaterale svoltosi in Quebec.
Il primo ministro Legault ha chiesto un miliardo di dollari per le spese sostenute nel 2021, 2022 e 2023 per offrire servizi di ogni tipo ai richiedenti asilo sul territorio del Quebec. Le somme promesse lunedì dal suo omologo di Ottawa soddisfano quindi i tre quarti delle sue richieste.
A marzo, i primi ministri Trudeau e Legault si sono incontrati a Montreal per un primo incontro sul tema dell’immigrazione al termine del quale il capo del governo federale ha rifiutato di affidare tutti i poteri sull’immigrazione al Quebec. Legault, tuttavia, ha accolto con favore l’apertura di Ottawa all’imposizione dei requisiti di lingua francese agli immigrati temporanei nel Programma di Mobilità Internazionale (IMP).
Missione compiuta per il primo ministro del CAQ su questo fronte: “i lavoratori che rinnovano il loro permesso di lavoro dopo 3 anni di PMI dovranno dimostrare le loro competenze in francese”, ha offerto lunedì Trudeau.
“Abbiamo fatto dei progressi, ma c’è ancora molto, moltissimo lavoro da fare”, ha sottolineato François Legault dopo l’incontro.
Seguiranno ulteriori dettagli.
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