Per chi hanno votato i francesi all’estero?

Per chi hanno votato i francesi all’estero?
Per chi hanno votato i francesi all’estero?
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MESSA A FUOCO – Gli undici collegi elettorali che riuniscono i francesi all’estero si distinguono innanzitutto per un tasso di partecipazione molto basso.

Non sorprende che il Raggruppamento Nazionale non abbia ottenuto nelle circoscrizioni elettorali dei francesi residenti all’estero gli stessi risultati ottenuti a livello nazionale. Delle undici circoscrizioni elettorali che rappresentano i cittadini francesi nel mondo, nove hanno dato un membro della maggioranza presidenziale all’Assemblea nazionale nel 2022.

Per le elezioni europee, gli elettori di queste undici circoscrizioni elettorali hanno spesso collocato al primo posto la lista di Valérie Hayer (21,99% in media), seguita da vicino dalla lista del Partito socialista guidata da Raphaël Glucksmann (18,76%) mentre Jordan Bardella si colloca al 5° posto con 8,3. %.

In due collegi elettorali, però, France Insoumise ha battuto le altre liste: nel nono che copre il Maghreb e l’Africa occidentale dove il partito di Jean-Luc Mélenchon ha sbaragliato la concorrenza con il 41,4% dei voti espressi e nel decimo che copre il Medio Oriente e il resto dell’Africa, una testa davanti a Valérie Hayer.

Altra eccezione degna di nota, l’ottava circoscrizione elettorale che riunisce i francesi che vivono in Italia, Grecia, Cipro e Malta e Israele così come i territori palestinesi, dove Marion Maréchal ha dominato la corsa con quasi il 25% dei voti.

Il voto dei francesi stabiliti fuori della Francia si distingue tuttavia per un tasso di astensione molto elevato. Ad esempio, solo il 9% degli elettori ha votato nella circoscrizione 8 e i tassi di partecipazione non hanno mai superato il 25%, rispetto al 52,5% della media francese.

Bellamy guida a Gerusalemme

Nel dettaglio, Valérie Hayer ha avuto un buon vantaggio in città come New York (35,1%), San Francisco (37,8%), Montreal (22,2%) o Londra (28,8%) o nelle città dei paesi del Nord Europa. Manon Aubry, invece, ha ottenuto punteggi molto alti ad Algeri (63,3%), Tunisi (54,6%), Casablanca (44,39%) e Dakar (34,3%). Spicca anche a Dubai la lista France Insoumise, che precede di 3 punti la lista della maggioranza presidenziale con il 25,7%.

A destra, François-Xavier Bellamy spopola a Gerusalemme (44,9%) seguito da Marion Maréchal (30,3%). Le due liste hanno ottenuto ottimi risultati anche a Tel Aviv con rispettivamente il 31,8% e il 46,5% dei voti espressi.

Jordan Bardella è riuscito a ottenere un buon punteggio tra i francesi residenti a Mosca dove è arrivato primo con il 24,9% dei voti, seguito a ruota dalla lista sovranista di François Asselineau che ha condotto una campagna per la “Frexit”, “per il potere d’acquisto e per la pace”. Il Raggruppamento Nazionale, invece, ha ottenuto solo il 3,5% dei voti a Londra e il 7,5% a Bruxelles.

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