Elezioni 2024: quali sono le probabili coalizioni ai diversi livelli di potere in Belgio?

Elezioni 2024: quali sono le probabili coalizioni ai diversi livelli di potere in Belgio?
Elezioni 2024: quali sono le probabili coalizioni ai diversi livelli di potere in Belgio?
-

Ora è il momento delle coalizioni! Il giorno dopo le elezioni, i risultati sono inequivocabili: la destra è popolare in Belgio. Il MR guidato da Georges-Louis Bouchez si è affermato come il primo partito francofono del paese. Nelle Fiandre la N-VA ha mantenuto il primo posto e l’onda nera alla fine non si è verificata (anche se il partito Vlaams Belang ha guadagnato due seggi aggiuntivi).

E mentre il Re ha appena avviato le consultazioni reali e Alexander De Croo si è dimesso, come potrebbero essere i futuri governi? Prendete quaderni e matite, non sarà una conclusione scontata e dovrete scaldarvi il cervello.

Federalmente?

Tutti gli occhi sono puntati sui partiti vincitori di queste elezioni, a parte Vlaams Belang, perché sono quelli che daranno il ritmo e che sembrano inevitabili. E se alcune alleanze sembrano già prendere forma, il MR e gli Engagés sembrano voler fare qualche passo insieme e non sarebbero contrari a collaborare con la N-VA, nulla è ancora deciso.

A livello federale, per ottenere la maggioranza è necessario raccogliere un set di 76 seggi sui 150 disponibili (75+1). E le formazioni politiche non sembrano così scontate.

Due opzioni sembrano reggere: la prima sarebbe un’associazione dei vincitori e delle famiglie politiche ad essi associate, una sorta di svedese allargato insomma. Avremmo quindi la N-VA (24 posti), la MR (20 posti), la Engagés (14 posti), la CD&V (11 posti) e la Open VLD (7 posti). Ma con questa opzione sorgono due problemi: il primo è la sua maggioranza molto risicata, solo 76 seggi su 150. Il secondo è la posizione del VLD Open che, dopo lo schiaffo elettorale appena subito, ha annunciato di voler restare nell’opposizione.

La seconda opzione sarebbe quella di sostituire Open VLD con Vooruit. Avremmo così, da parte fiamminga, un’associazione composta dalla N-VA (24 seggi), dalla CD&V (11 seggi) e da Vooruit (13 seggi) la cui presidente si è detta disponibile a negoziare con la N-VA e i paesi francofoni ai lati il ​​MR (20 posti) e gli Engagés (14 posti). Questa coalizione si troverebbe quindi relativamente a suo agio con una maggioranza di 82 seggi su 150 e rispecchierebbe le probabili coalizioni ad altri livelli di potere.

A Bruxelles?

Questo è forse il nocciolo del problema… Più frammentato che mai, il parlamento di Bruxelles non facilita il lavoro delle alleanze politiche.

Perché qui la maggioranza semplice non basta. Dobbiamo anche garantire la parità linguistica. Quindi per avere una coalizione valida occorrono almeno 45 deputati (metà di 89), di cui 37 francofoni (metà di 72+1) e 9 olandesi (metà di 17+1).

Da parte francofona, l’alleanza MR-Engagés non basta. Con solo 28 posti, non funziona. Anche con il sostegno di Défi e dei suoi 6 seggi, il conteggio (34 seggi) non è buono. Potremmo immaginare il sostegno di Écolo che con i suoi 7 seggi aggiuntivi porterebbe una maggioranza francofona di 41 seggi. Ma vista la campagna elettorale e le divergenze di posizione, l’inizio sembra sfavorevole.

No, per Bruxelles, sul versante francofono, il PS sembra essenziale. Un tripartito PS-MR-Engagés avrebbe un totale di 44 seggi. Ma quello che sta per arrivare è un vero combattimento di galli.

Anche da parte di lingua olandese le cose non sono più facili. Con il punteggio a sorpresa del Team Fouad Ahidar che occupa 3 seggi, e i due seggi occupati da Vlaams Belang, raggiungere una maggioranza di lingua olandese si preannuncia difficile. E proprio Groen, con i suoi quattro seggi, è al timone dei negoziati. Un’alleanza di Groen, Vooruit, CD&V e Open VLD avrebbe i 9 seggi richiesti, ma Groen accetterà di andare al potere senza il suo partito gemello?

In Vallonia?

In Vallonia la suspense sembra minore e il gioco delle alleanze relativamente chiaro. Il MR e gli Engagés sembrano voler tentare l’avventura insieme, come hanno dichiarato i loro due presidenti.

Così, nella regione Vallonia, un’alleanza MR (26 seggi) con gli Engagés (17 seggi) sembra la più probabile e offre una comoda maggioranza con 43 seggi sui 75 disponibili.

Per la comunità Vallonia-Bruxelles, invece, la partita non è del tutto chiusa. Se l’alleanza MR (32 seggi) con gli Engagés (19 seggi) reggerà e offrirà una maggioranza di 51 seggi sui 94 disponibili, manca poco. Il duo di centrodestra vorrà includere un terzo nella loro danza?

E nelle Fiandre?

Nonostante i ripetuti appelli di Tom Van Grieken, no, la N-VA e il Vlaams Belang non possono governare insieme le Fiandre. Con entrambi i 31 seggi, la loro associazione ne offrirebbe solo 62, ma ne occorrono 63 per raggiungere la maggioranza.

Quindi quale possibile coalizione? Non regge nemmeno l’alleanza uscente formata da CD&V, Open VLD e N-VA, che conta complessivamente solo 56 seggi. Dobbiamo quindi trovare nuove soluzioni e innovare.

Le previsioni favorirebbero un tripartito guidato dall’N-VA e vincitore di CD&V e Vooruit. Offrirebbe 65 seggi su 124, una maggioranza risicata ma che passa comunque e che sarebbe la più politicamente realistica. Sarebbe più comodo se nel partito ci fosse l’Open VLD (9 seggi), ma viste le turbolenze che sta attraversando il partito, nulla è meno certo.

-

PREV Il 6° collegio elettorale del Gard è quello di tutte le possibilità
NEXT A Châteauroux, i volti di un servizio civile dal grande cuore