Il Paese alpino spera di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
La maggioranza degli svizzeri, il 69%, ha detto domenica “sì” alla legge sull’elettricità volta ad accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili, secondo una prima stima numerica pubblicata dall’istituto di sondaggi gfs.bern al termine del voto.
Questa stima è leggermente inferiore alle previsioni dei sondaggi prima delle elezioni, che prevedevano una cifra vicina al 75%. I risultati definitivi si conosceranno a fine giornata.
Neutralità carbonica entro il 2050
Questa legge mira a garantire “un approvvigionamento elettrico sicuro basato sulle energie rinnovabili”, mentre il Paese alpino spera di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.
Il voto avviene in un contesto particolare, poche settimane dopo la condanna della Svizzera, all’inizio di aprile, da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) per la sua mancanza di iniziative contro il riscaldamento globale.
La legge è stata approvata dal parlamento lo scorso anno, ma un piccolo gruppo di organizzazioni ambientaliste ha lanciato un referendum per opporsi, affermando che porterebbe a “un’inutile distruzione del paesaggio”.
Temono che ciò porterà ad un maggiore sviluppo di progetti solari, eolici e idroelettrici nelle montagne svizzere e deplorano che ciò limiti le possibilità della popolazione di lanciare appelli contro la costruzione di questi impianti.
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