Villeneuve-sur-Lot. Paganel: “Marat mi fa orrore…”

Villeneuve-sur-Lot. Paganel: “Marat mi fa orrore…”
Villeneuve-sur-Lot. Paganel: “Marat mi fa orrore…”
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l’essenziale
Continuazione dell’opera di Fernand Cassany de Mazet, autore di una storia della rivoluzione a Villeneuve.

12 aprile 1793 (Registro distrettuale). Visto il decreto del 18 marzo, il consiglio generale del Dipartimento si è dichiarato permanente. Concede un certificato di cittadinanza a Jean Durieu, curatore della registrazione e a Bertrand Viremondoy, avvocato, registra il decreto firmato Monge e Pache che nomina Jean-Henri François Deytier luogotenente della gendarmeria di Villeneuve e decide che per la guerra dei cittadini della Vandea con il certificato di cittadinanza saranno gli unici iscritti; e che nessuno sarà ammesso nella cavalleria se non avrà un cavallo con armi ed equipaggiamento completi; il cibo del cavallo rimane sotto la responsabilità del cavaliere. Si tratta di un reclutamento che non sarà facile.

14 aprile 1793 (tipografia nazionale). Abbiamo appena ricevuto il resoconto dei dibattiti relativi all’ignobile Marat. Nell’appello stampato per ordine della Convenzione, credo sia interessante trascrivere il voto motivato dei deputati di Lot-et-Garonne. Alla domanda: “Ci sono motivi per accusare Marat”, Vidalot si è espresso in questi termini: “Non ho mai saputo fare i conti con la mia coscienza. In Lafayette mi ha mostrato un traditore, un audace controrivoluzionario; io votato costantemente contro Lafayette fino al decreto d’accusa compreso. La mia coscienza mi ha mostrato un re perfido, il capo dei controrivoluzionari, decreto della sua morte, compreso, senza appello, senza tregua, senza alcun emendamento la coscienza mi mostra un nemico dichiarato di tutte le leggi e, di conseguenza, del popolo di cui ha l’audacia di dichiararsi amico, impudente provocatore di omicidio e di saccheggio, implacabile persecutore della Convenzione Nazionale che cercava continuamente di disturbare; dividere, degradare, uccidere con la stessa fermezza, lo stesso coraggio che mi sono opposto a un generale e a un re cospiratore, operò contro Marat E nonostante le vociferazioni, le urla, gli oltraggi da cui sono sopraffatto da ogni parte, nonostante i pugnali che affronto, dico sì, mille volte sì, c’è motivo di accusare Marat. Vidalot esige il riconoscimento dell’aperta rivolta delle tribune e della violazione da parte sua della Rappresentanza Nazionale. Hanno votato sì il coraggioso Vidalot, i deputati Guyet-Laprade, Fournel e Noguer. Assenti: Laurent, Claverie, Laroche, Boussion e Paganel in missione nel Lot-et-Garonne.

Paganel “Saggi”, pag. 102. “Marat mi fa orrore, non riesco né a vederlo né a sentirlo”. Ciò che è spaventoso e deplorevole nel dibattito è che la Convenzione si è lasciata vigliaccamente opprimere dalla feccia della popolazione che ingombrava gli spalti.

15 aprile 1793 (registro comunale). Il Consiglio ha votato oggi a favore del proseguimento della permanenza. Decise però che la sentinella della Casa Comune sarebbe stata sostituita da una campana che si apriva sulla casa di guardia e che la guardia sarebbe stata montata solo di notte, all’estremità del ponte.

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