Lezioni dal Senegal-RDC! (Di Abdou FALL)

Lezioni dal Senegal-RDC! (Di Abdou FALL)
Lezioni dal Senegal-RDC! (Di Abdou FALL)
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Il Senegal è in una fase cruciale in questa corsa per la Coppa del Mondo 2026 prevista negli Stati Uniti e nei paesi vicini.

Anche se la nazionale si è presentata con onore a questa competizione, dobbiamo riconoscere che da ieri ci troviamo in acque agitate a causa della perdita del primo posto a favore del Sudan. Con questo pareggio strappato ai congolesi, il Senegal è a due lunghezze dal Sudan che guida il girone con 7 punti. Poi la RDC resta attaccata al Senegal con i suoi 4 punti, i mourabitounes di Mauritania, Sud Sudan e Togo completano la marcia.

Vale a dire, un compito arduo attende i leoni in queste qualificazioni mondiali. E tutti i senegalesi sognano una storica terza qualificazione consecutiva per il Senegal. Cosa che non era mai accaduta prima.

E, affinché USA 2026 ci apra le porte, dobbiamo imparare la lezione da questa partita contro la Repubblica Democratica del Congo che ha dato molti frutti a livello di gioco e di sistema.

Cosa ricordiamo della partita dei leoni di ieri sera?

Onestamente il gioco prodotto dai Lions era mediocre. Questo non è degno di una squadra che due anni fa era campione d’Africa. I Lions hanno difficoltà a far uscire prima le palle in modo pulito anche dalla parte della difesa. Anche se criticato per il suo mediocre gioco di gambe, ieri Édouard Mendy ha fatto il suo lavoro.

In difesa Koulibaly, il primo “rilanciatore” dei Lions, ha abusato di lanci lunghi in touche. Dopo aver studiato le uscite della palla dei Lions, il congolese ha esercitato un’enorme pressione sul capitano dei Lions per impedirne le ripartenze, ha avuto molte difficoltà.

È lo stesso caso per Moussa Niakhate che si è trovato in difficoltà perché Ismaila Sarr non è tornato abbastanza spesso per dargli una mano, a differenza di Abdoulaye Seck che ha ricevuto l’appoggio del giovane Habib Diarra, ottimo al suo primo mandato.

A parte La Défense, il centrocampista non viene risparmiato, Gana Gueye e Pape Matar Sarr hanno lottato duramente contro i congolesi ma il problema è la creatività. Iliman Ndiaye, convertito in trequartista, ha avuto difficoltà a portare a termine questo difficile compito ed era solo l’ombra di se stesso. Iliman non è un trequartista, ma un attaccante. Eccelle quando è piazzato 9 e mezzo o decentrato. E’ un ragazzo pieno di talento ma bisogna saperlo usare con saggezza.

D’altra parte, gli esterni hanno fatto il loro lavoro cercando di prendere la corsia, ma il sistema ha richiesto uno sforzo difensivo significativo e questo ha avuto un impatto sulla loro prestazione offensiva.

Infine, chiudendo questo capitolo sull’attacco, è stato il meno visibile ma ha fatto bene nel gioco Anche se sono stati svezzati dai palloni, Habib Diallo e Nicolas Jackson si sono fermati e “szonati” per creare eccesso davanti.

È stato durante uno di questi momenti che Jackson ha avuto la meglio su Mbemba per servire un caviale a Ismaila Sarr per l’apertura. Nonostante abbia mancato il faccia a faccia, Jackson è stato il miglior Leone per visione e vivacità, ha dato filo da torcere ai difensori congolesi.

Quindi, dopo questo breve riassunto del gioco dei Lions, sarebbe opportuno dare un’occhiata ai diversi sistemi proposti da coach Cissé. Come dicono molti allenatori, sono i giocatori che gestiscono i sistemi, ma noi dobbiamo avere i migliori profili per ogni sistema di gioco. Allo stesso modo, un allenatore deve avere un’identità di gioco. E purtroppo non si può dire lo stesso per El Tactico che cambia spesso sistema, soprattutto nelle partite molto importanti. È un eufemismo sapere che servono partite amichevoli dove non ci sia pericolo per testare certi schemi di gioco ma non in una partita ad alta posta in gioco!

Il fatto che Sadio Mané abbia criticato pubblicamente il sistema proposto da Cissé è un simbolo clinico del malessere che sta colpendo la tana.

E ci chiediamo a cosa serva lo staff tecnico per permettere questi numerosi errori!

Per molto tempo, il Senegal si è sempre comportato bene con un sistema di quattro difensori sia in 4 4 2 che in 4 33 che può anche essere trasposto in 4 2 3 1. Ma bisogna anche ricordare che questi diversi sistemi necessitano anche di animazione. con giocatori che hanno padroneggiato questi sistemi.

Ci auguriamo infine che, per la partita numero 101 in programma questa domenica contro la Mauritania, El Tactico torni ai fondamentali che ci hanno sempre dato soddisfazioni per la felicità del popolo senegalese che non si aspetta di meglio da questa generazione d’oro che deve ancora scrivere il maggior numero di pagine del nostro calcio moderno.

Giovani, donne, bambini e adulti, uniamoci per portare il nostro calcio verso un domani migliore!
“Gaindé Ndiaye Mbaraawaac”!

Di Abdou FALL,
giornalista-comunicatore

Senegal7

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