La squadra francese torna in campo questo sabato (21:10), contro il Giappone, dopo mesi di difficoltà per il rugby francese.
E poco a poco tutto ritorna alla normalità. Antoine Dupont mette ancora una volta piede sul prato di Marcoussis. I fortunati indossano la pettorina blu da titolare, mentre i sostituti o fuori gruppo superano nel modo più dignitoso possibile la scelta dello staff indossando quella bianca.
Di fronte ai media, Fabien Galthié giustifica questa o quella scelta nella composizione della sua squadra per affrontare il Giappone questo sabato allo Stade de France. Si parla dei declassamenti di Charles Ollivon e Gaël Fickou, dell'in panchina dell'estroso Matthieu Jalibert a favore del metronomo Thomas Ramos, dell'assenza dei brillanti Baptiste Serin e Baptiste Couilloud… Abbastanza per alimentare dibattiti senza fine tra i 67 milioni Selettori francesi.
Mai una settimana così classica è stata così piacevole. Un vero sollievo per chi è impegnato nel rugby francese. Per la prima volta in quattro mesi non si parla di stupro, eccessi o scomparsa di una 17enne. Attenzione, questo non significa che non dimentichiamo. Il trauma dell'estate sarà ricordato per sempre. E dobbiamo usarlo per non sperimentarlo mai più.
Che la festa sia bella
Ora è il momento di giocare. Per parlare di rugby. Per giudicare le prestazioni e nient'altro. Di fronte al Giappone inizia una nuova era. A poco a poco, i fotogrammi vengono cancellati. Uini Atonio (34 anni, 62 presenze) e Romain Taofifenua (34 anni, 52 presenze) stanno gradualmente lasciando il posto alla generazione successiva (Tatafu, Colombe, Guillard, Meafou). Gaël Fickou (30 anni, 90 presenze) potrebbe far parte di questa casta ma qualcosa ci dice che il Racingman deve ancora portare in questa squadra.
Un anno dopo il disastro dell’eliminazione ai quarti di finale del Mondiale 2023 contro il Sud Africa (28-29), le ferite sono state rimarginate. La scusa delle stigmate fisiche e psicologiche di tale battuta d’arresto non regge più. Ora, la rabbia e la disillusione vissute devono essere trasformate in motivazione per cercare il Graal nel 2027, in Australia.
Scorci di rinascita si sono visti al termine dell'ultimo Sei Nazioni, contro Galles (24-45) e Inghilterra (33-31). Sono stati confermati con una squadra completamente rinnovata in Argentina lo scorso luglio. Più gioco, più iniziativa… I follower hanno potuto apprezzarlo.
Lì, con il ritorno di Dupont e un forte gruppo di attaccanti, possiamo solo aspettarci di meglio, ancora meglio. In più, si trovano ad affrontare una debole squadra giapponese, allenata sicuramente dal mago Eddie Jones, ma superata due settimane fa dalla Nuova Zelanda (19-64) e inesistente contro le grandi nazioni.
Allora i giocatori si lascino andare, si rassicurino e si calmino prima degli scontri contro i Blacks del 16 novembre e l'Argentina del 22. Che la festa sia di nuovo grande.