Cultura: Il Museo Rath presenta la bicicletta in tutte le sue forme

Cultura: Il Museo Rath presenta la bicicletta in tutte le sue forme
Cultura: Il Museo Rath presenta la bicicletta in tutte le sue forme
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Una famosa bicicletta di grandi dimensioni, antenata della bicicletta odierna, è esposta al Museo Rath.

ATS

La mostra che inaugura giovedì al Museo Rath di Ginevra delizierà senza dubbio gli amanti della bicicletta. “Bicicletta, equilibri in movimento” è un tuffo nella storia di questa invenzione che finirà per essere soprannominata la piccola regina.

In totale vengono presentate al pubblico 130 biciclette, dalle grandi biciclette con la loro enorme e caratteristica ruota anteriore alle intramontabili biciclette militari dell’esercito svizzero, la cui robustezza e aspetto hanno superato la prova del tempo. Le biciclette provengono per la maggior parte da collezioni private.

È stato necessario negoziare duramente per convincere alcuni appassionati a prestare il loro tesoro gelosamente custodito, hanno spiegato mercoledì gli ideatori della mostra. Alcuni rifiutarono per paura di non rivedere mai più i loro gioielli. Altri hanno giocato, come il Chippis Bicycle Museum (VS), che ha messo a disposizione una cinquantina di pezzi.

“Bicicletta, equilibrio in movimento” fa parte di una nuova formula messa a punto dal Museo di Arte e Storia (MAH). “Stiamo invitando un’istituzione a co-organizzare una mostra”, afferma il direttore del MAH Marc-Olivier Wahler. Per questo primo esperimento è stato scelto il Museo di Storia della Scienza.

Laurence-Isaline Stahl Gretsch, responsabile del progetto espositivo del Museo di storia della scienza, ricorda che a Ginevra avevano sede produttori di biciclette come van Leisen e Motosacoche. Nel XX secolo, la Svizzera romanda avrà altri produttori prestigiosi, Allegro a Neuchâtel, Cilo a Losanna, Condor a Courfaivre (JU).

Con la democratizzazione della bicicletta è sorta rapidamente la questione del posto che essa occupa nello spazio urbano. Negli anni ’50 dell’Ottocento fu bandito dalle strade, riservate ai carri e alle diligenze. All’inizio fu anche completamente vietato in diverse città, perché considerato troppo pericoloso per i pedoni.

Pozzi di innovazioni

La bicicletta ha anche partecipato a notevoli progressi tecnologici. Il pneumatico, la catena, i cuscinetti a sfera furono quindi le principali invenzioni che fecero evolvere la bicicletta verso una maggiore efficienza, ma anche un maggiore comfort. Questi miglioramenti hanno portato benefici ad altri settori, come l’industria automobilistica. “L’auto è figlia della bicicletta e non il contrario”, sottolinea la signora Stahl Gretsch.

La scenografia della mostra “Bicicletta, equilibrio in movimento” sarà diversa a seconda del piano. Al piano terra l’atmosfera è più urbana. Il seminterrato, dal canto suo, è una variante del laboratorio. Un cartello elenca le circa 1.500 parti meccaniche, compresa la catena, che compongono una bicicletta standard.

mf, ats

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