Le ONG Nature & Progrès, PAN Europe e Bond Beter Leefmilieu hanno annunciato mercoledì di aver avviato un ricorso di annullamento dinanzi al Consiglio di Stato contro lo Stato belga per l’autorizzazione d’uso concessa a tre pesticidi ritenuti “altamente tossici”, “in violazione delle norme del diritto europeo. Le associazioni sono preoccupate per l’autorizzazione concessa fino al 2039 dal governo federale e denunciano la mancanza di misure significative per ridurre l’uso di pesticidi in Belgio.
Le ONG sono preoccupate per l’autorizzazione all’uso di tre pesticidi contenenti abamectina, un prodotto fitosanitario di cui è riconosciuta la tossicità. “L’Unione Europea ha posto la condizione che gli usi dell’abamectina siano limitati a sistemi completamente ermetici”, cioè “culture sotto protezione”, ricordano le organizzazioni in un comunicato. “Invece il Belgio ha appena autorizzato l’uso all’aperto e in galleria fino al 2039”.
Quali frutta e verdura sono particolarmente contaminate dai pesticidi PFAS?
Il governo federale aveva approvato, all’inizio del 2023, la condizione posta dall’Ue, indicano le ONG. Virginie Pissoort, responsabile delle campagne di Nature & Progrès Belgium, denuncia però la decisione del Belgio di creare successivamente una nuova direttiva con una propria definizione di “cultura sotto protezione”, che non è sufficientemente restrittiva per impedire “l’infiltrazione di materiali attraverso finestre, ingressi o il pavimento. “Questa opzione adottata dal Belgio di ‘cultura sotto protezione’ è in contraddizione con i requisiti europei”, afferma.
Secondo un rapporto di Nature & Progrès e della Rete europea di azione contro i pesticidi, il Belgio è uno dei maggiori consumatori di pesticidi in Europa. “Nessuna misura significativa è stata adottata per ridurre l’uso di pesticidi” durante l’ultima legislatura guidata dal ministro federale dell’Agricoltura David Clarinval, stimano anche le ONG.