Il prefetto della Dordogna ha firmato martedì il decreto di autorizzazione ambientale per il nuovo progetto di circonvallazione stradale del villaggio turistico di Beynac, un dossier portato dal consiglio dipartimentale che accende gli animi locali dagli anni '90.
Il rappresentante dello Stato, Jean-Sébastien Lamontagne, segue il parere della commissione pubblica d'inchiesta che ha dato il via libera all'inizio di settembre. “Il 93,6% degli eletti della Dordogna ha risposto alla consultazione esprimendosi a favore del progetto”, ha spiegato martedì in una conferenza stampa.
La circonvallazione stradale di questo villaggio di 500 abitanti, classificato tra i più belli di Francia con il suo castello medievale arroccato su una scogliera che domina un meandro della Dordogna, divide da decenni. I suoi sostenitori affermano di voler alleviare la congestione e mettere in sicurezza la città; gli oppositori affermano di difendere il sito e l'ambiente.
“Questo provvedimento di autorizzazione ambientale non è né una scelta né un arbitrato tra difensori e oppositori del progetto”ha voluto chiarire il prefetto, evocando una decisione semplice “sulla conformità del progetto alle norme”.
La versione iniziale è stata revocata, nel 2019 e poi nel 2022, dalla giustizia amministrativa che ha condannato il consiglio dipartimentale a pagare quasi due milioni di euro di sanzioni, per non aver demolito il progetto iniziato nel 2018.
Il prefetto ne è convinto “il progetto del circuito multimodale include abbastanza nuovi elementi per essere considerato un progetto diverso” e che è di interesse pubblico per ragioni di sicurezza e di sviluppo economico e turistico.
Comprende un nuovo piano del traffico per rimediare al problema dell'insufficiente larghezza della strada che attraversa Beynac, che impedisce il sorpasso dei veicoli pesanti e quindi provoca regolarmente congestioni che possono ritardare l'intervento dei servizi di emergenza. L'attuale strada è inoltre esposta ad un elevato rischio di crollo del dirupo.
Il presidente socialista del consiglio dipartimentale, Germinal Peiro, si è anche impegnato per iscritto a non iniziare i lavori prima che tutti i possibili ricorsi controversi siano stati epurati, ha indicato il prefetto.
Gli oppositori hanno reagito accusando il governo di avere “ha abdicato ad ogni responsabilità in merito”. “Tale autorizzazione al lavoro verrà pertanto impugnata e annullata nuovamente in tribunale”hanno annunciato in un comunicato stampa.