Ousmane Sonko sulle manifestazioni: “saprete davvero chi ha fatto cosa”

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Il primo ministro Ousmane Sonko ha partecipato attivamente alla giornata di pulizia “Setal Sunu Reew”. In questa occasione ha parlato dei dolorosi eventi del 1 giugno 2023.

Secondo lui, una situazione del genere non dovrà mai più ripetersi in Senegal. “I senegalesi devono tenere presente che Dio ci ha salvato, ma anche che siamo stati salvati grazie alle preghiere delle nostre personalità molto stimate nel Paese. Senza questo, avremmo potuto vivere una situazione simile a quella di molti paesi vicini nel 2023. Questa crisi è stata causata da leader che, invece di lavorare per il bene della popolazione, hanno agito diversamente, che si tratti del presidente, del ministro o di un altro magistrato. »

Ha anche insistito sul fatto che la pulizia deve includere un cambiamento di comportamento. “Quando si parla di spazzamento non si intende solo pulire le strade, ma anche spazzare via ogni comportamento. Un anno fa, il 1 giugno 2023, i senegalesi erano lontani dal pensare alla pulizia. In tutto il paese ci sono stati gas lacrimogeni, pneumatici bruciati e Internet interrotto. Tutto ciò era dovuto a funzionari che, invece di preoccuparsi dei bisogni della popolazione, passavano il loro tempo a organizzare regolamenti di conti e complotti. »

Per Sonko questa pulizia deve estendersi anche alle istituzioni. “Ecco perché dico che la scopa deve essere molto più ampia. Te lo prometto, quando avremo finito di spazzare, saprai davvero chi ha fatto cosa. Se sono io, Ousmane Sonko, lo saprai. Se è qualcun altro, lo saprai anche tu. Ma per questo bisogna assolutamente spazzare via le istituzioni. Inizieremo dalla giustizia, perché è impensabile lasciare che gli stessi responsabili di queste crisi continuino ad agire come prima. »

Infine, il Primo Ministro ha chiarito che la pulizia si estenderà a tutte le sfere del governo per riportare la pace e la stabilità nel Paese. “Spazzeremo il Palazzo della Repubblica e il governo. La pulizia sarà capillare, perché la nostra priorità è rimettere in carreggiata il Paese. Ciò consentirà non solo ai senegalesi di trovare la pace, ma anche di smettere di insultare e litigare. Il Senegal non ha mai sperimentato una cosa del genere prima. Abbiamo tutti punti di vista molto diversi, ma questo deve essere fatto attraverso sane avversità, non con cattiveria. »

#Senegal

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