Tra concorrenza e leggi, i taxi marocchini alla ricerca di Don Chisciotte

Tra concorrenza e leggi, i taxi marocchini alla ricerca di Don Chisciotte
Tra concorrenza e leggi, i taxi marocchini alla ricerca di Don Chisciotte
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La vita quotidiana dei tassisti si è trasformata in una ricerca in stile Don Chisciotte, lottando contro ogni previsione per guadagnarsi da vivere. La concorrenza ritenuta “sleale” con i VTC li mette in una situazione difficile, i clienti, optando per più comfort e lusso, abbandonano le “coccinelle gialle”. Non solo, spesso si prende di mira le leggi che regolano il settore, che sembrano esercitare maggiore pressione su un settore già sopraffatto dalla concorrenza.

Il consigliere parlamentare dell’Unione Nazionale del Lavoro del Marocco (UNMT), Khalid Sati, ha dichiarato che i taxi “ non sono più in grado di tenere il passo con le sfide e i grandi cambiamenti che il settore dei trasporti in generale sta vivendo, per diversi motivi, tra cui la complessità della sua struttura, con l’esistenza di tre parti interconnesse“.

La questione è stata sollevata in un’interrogazione scritta indirizzata da Khalid Sati al Ministro dei Trasporti e della Logistica, Mohammed Abdeljalil. In questa corrispondenza si menziona che i principali attori interessati sono “ titolari di licenza di taxi, titolari di autorizzazione all’esercizio, anche in gruppo con più contratti, nonché conducenti professionisti che esercitano la professione di tassista“.

In questo contesto, il consigliere parlamentare ha spiegato che questa categoria “ si trova in una situazione professionale, materiale e sociale instabile“. Ha indicato che il ministero di vigilanza “ ha cercato di risolvere la questione emanando la Circolare n. 444 del 28 aprile 2022, che conteneva una serie di misure volte a organizzare e regolamentare le condizioni di funzionamento delle licenze di taxi“.

Tali misure, secondo Sati, consistono nella creazione di società per titolari di contratti multipli e nell’istituzione di registri locali per accogliere le richieste operative a livello prefettizio, garantendo la continuità del rapporto contrattuale, attraverso la revisione degli articoli che pongono difficoltà al riguardo, e sancindo il principio di professionalità nell’accesso e nell’esercizio del settore, nonché altre misure. Insistendo sul fatto che “ queste misure avanzate nel trattamento delle disfunzioni esistenti non trovano eco a livello delle prefetture”.

A questo proposito, il rappresentante dell’UNMT ha interrogato il Ministro dei Trasporti e della Logistica sulle misure che quest’ultimo intende adottare per garantire la corretta attuazione della Circolare n. 444 del 28 aprile 2022, con l’obiettivo di migliorare i servizi del settore e creare stabilità materiale e sociale a favore dei suoi lavoratori.

Mohammed Abdeljalil ha affermato, all’inizio della scorsa settimana, nella città di Lipsia in Germania, che il Marocco “ è impegnato a trasformare il settore dei trasporti per renderlo più flessibile, inclusivo e sostenibile, applicando un approccio olistico per affrontare le questioni del settore“.

Il ministro ha spiegato, nel suo discorso alla sessione plenaria del vertice dell’International Transport Forum (ITF) di quest’anno, con il tema: “Rendere più ecologici i trasporti: mantenere l’attenzione in tempi di crisi”, che il Marocco sta attualmente lavorando allo sviluppo di una carta nazionale per la mobilità inclusiva e sostenibile.

Si è lamentato del fatto che “ Il settore dei trasporti è sottoposto a una pressione senza precedenti a livello globale a causa di varie crisi ambientali, sanitarie e geopolitiche.“, promettendo che” È giunto il momento di adottare un approccio reattivo alle sfide immediate che il settore deve affrontare per garantire la sostenibilità a lungo termine“.

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