Esilarante, eppure non c’è da ridere

Esilarante, eppure non c’è da ridere
Esilarante, eppure non c’è da ridere
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Eppure, il caso che qui ci interessa, trattato pochi minuti prima, trattava di qualcosa che alcuni trovano esilarante: il protossido di azoto, chiamato anche gas esilarante, un prodotto euforizzante molto in voga negli ultimi anni.

Per Mounir (nome di fantasia) il controllo per guida pericolosa è arrivato in un brutto momento questa sera del 10 aprile. La polizia ha subito scoperto due bombole di protossido di azoto. “La polizia ha detto che stavo consumando benzina mentre imparavo a guidare ma non è vero. Ho consumato durante il giorno. Il gas esilarante mi fa sentire euforico per circa trenta secondi e poi svanisce.spiega il giovane ventenne.

“Grandioso !ribatte il presidente. Ogni volta trenta secondi di euforia e in trent’anni neuroni completamente fritti!”

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Oltre alle due bombole, Pandora ha rinvenuto 1000 euro e, soprattutto, un’arma da fuoco calibro 9 mm denunciata per furto con un caricatore contenente 7 cartucce. Ecco, non ridiamo più. “Non fraintendermi, mi piacciono le armi. Vivo con mia madre e la mia sorellina a Molenbeek. Volevo fare come nella serie americana: avere un’arma, per poterli proteggere. E della somma ritrovata, 800 euro provenivano dai miei risparmi ed erano destinati a mia madre”.

Il presidente non ci può credere. “No, ma hai pensato per un momento ai mille e uno scenari drammatici che possono accadere con un’arma del genere nella tua casa, anche se nasce da un buon sentimento: proteggere la tua famiglia? La tua sorellina gioca con la pistola e la pistola spara; qualcuno le manca di rispetto e lei, o tu, vede il rosso; un ladro si presenta a casa tua e tu ti fai giustizia da solo… E anche senza portare armi!”

Il procuratore del re ritiene quattro capi d’imputazione ma anche il fatto che Mounir abbia cambiato opinione nel tempo. I cellulari rinvenuti fanno pensare ad un traffico di droga per conto della polizia. Nella sua dichiarazione alla polizia, il giovane sembra aver denunciato “vendere protossido di azoto per guadagnare qualche soldo”… che alla fine contesta.

Sul banco dei testimoni Mounir ha dichiarato di aver smesso di bere quella sera stessa. “Ho intenzione di iscrivermi allo Stib.” Il presidente ribadisce: “Accettiamo precedenti penali allo Stib? Considerando le stupidità della tua giovinezza…”

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Un decreto reale approvato a Stoemelings

L’avvocato di Mounir contesta le accuse A e B di possesso di bombole e traffico di telefoni cellulari. Mounir, invece, confessa di portare con sé un’arma da fuoco e un caricatore. Per formulare la sua contestazione, il Consiglio cita che questo è certamente il primo caso riguardante il possesso di bombole di protossido di azoto, “prodotto acquistabile ancora oggi in qualsiasi night shop”.

L’avvocato dell’imputato e il suo collega inizialmente credevano in un errore nella lettura delle accuse, prima di constatare che, in effetti, “un decreto reale che vieta il trasporto e il possesso di bombole di protossido di azoto è stato approvato a Stoemelings l’8 aprile 2024. Tuttavia, i fatti che ci preoccupano risalgono al 10… Naturalmente nessuno deve ignorare la legge , ma non sono nemmeno sicuro che il mio cliente sappia cosa sia un decreto reale. Inoltre il mio cliente non consuma più gas esilarante e non ne vende più. Nella sua abitazione non sono stati rinvenuti altri contenitori. Pertanto la confisca del telefono e del denaro non è giustificata”.

Vista la promessa di Mounir di non toccare più il gas esilarante, e la sua volontà di andare avanti nella ricerca di un lavoro, il suo difensore chiede in subordine la sospensione della sentenza semplice o probatoria. Suggerisce che il suo cliente segua, se disponibile, un addestramento sui pericoli delle armi da fuoco, “e molto sussidiaria, una condanna ai lavori forzati per l’accusa di porto di armi e caricatori, e l’assoluzione per quanto riguarda la bottiglia e il denaro”. Alla fine insiste”il ritardo intercorso tra l’entrata in vigore del regio decreto e i fatti constatati, nonché il fatto che i locali notturni continuano a vendere il protossido di azoto senza essere a conoscenza di questo regio decreto approvato in stoemelings”.

Sentenza il 20 giugno alle 14:00

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