“La Francia dovrebbe riconoscere i crimini che potrebbe aver commesso durante la guerra d’Algeria”, afferma uno storico

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Dopo il riconoscimento da parte di Emmanuel Macron dell'assassinio di Larbi Ben M'hidi da parte dei soldati francesi, venerdì Gilles Manceron reagisce su franceinfo.

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Pubblicato il 01/11/2024 23:11

Tempo di lettura: 3 minuti

type="image/avif">>Una foto del leader dell'FLN Larbi Ben M'hidi, scattata negli anni '50 (- / AFP)>>
Una foto del leader dell'FLN Larbi Ben M'hidi, scattata negli anni '50. (-/AFP)

“Per me, come storico, è un semplice riconoscimento di una realtà”, ha dichiarato venerdì 1° novembre su franceinfo Gilles Manceron, storico specializzato in Algeria e colonialismo francese, in reazione al fatto che Emmanuel Macron ha riconosciuto che il leader del Fronte di liberazione nazionale (FLN), Larbi Ben M'hidi, era stato “assassinato dai soldati francesi”.

Venerdì, il Capo dello Stato lo ha riconosciuto in un comunicato stampa “Larbi Ben M'hidi, eroe nazionale per l'Algeria e uno dei sei leader del FLN che lanciarono l'insurrezione del 1° novembre 1954”, era stato “assassinato dai soldati francesi posti al comando del generale Aussaresses”. Questo riconoscimento è avvenuto in occasione del 70° anniversario dell'insurrezione del 1° novembre 1954 che aprì la guerra d'Algeria.

Per Gilles Manceron, questo riconoscimento non dovrebbe essere isolato: “La Francia dovrebbe riconoscere i crimini che potrebbe aver commesso durante questo periodo [la guerre d’Algérie].” “La Francia ha una ricca storia, la fase coloniale di questa storia è stata segnata da crimini”, insiste lo storico.

Alla domanda su cosa rappresentasse Larbi Ben M'hidi, Gilles Manceron ha risposto che era uno dei “figure principali dei dirigenti della lotta del Fronte di Liberazione Nazionale Algerino (FLN), della lotta per l'indipendenza dell'Algeria”. Lo ricorda “qualcuno come il colonnello Bigeard [résistant dont le nom reste associé à la guerre d’Indochine et à celle d’Algérie] ha detto di essere rimasto colpito dalla sua calma e dal suo coraggio quando è stato minacciato di esecuzione – cosa che è avvenuta – dall'esercito francese.

Gilles Manceron lo sottolinea “gli storici lo sanno da molto tempo” e quello “Su questo tema si sono accumulate numerose testimonianze”. Larbi Ben M'hidi “è stato assassinato”ricorda lo storico, “mentre l’esercito francese e lo Stato francese hanno mentito per più di 60 anni dicendo che si era suicidato”. “È la fine di una bugia.”

Gilles Manceron lo spiega “Gli storici cercano di stabilire la verità”. Non sa cosa sia “L’interesse di Emmanuel Macron nel raccontare una verità storica in un dato momento”ma ritiene che lo sarebbe “È normale che lo Stato francese sia d’accordo con il lavoro degli storici e con ciò che dicono su questi fatti”. “Forse nella mente di Emmanuel Macron, fa parte della diplomazia nel Maghreb che sta instaurando con il Marocco e l'Algeria, ma per me, come storico, si tratta di un semplice riconoscimento di una realtà”, ripete.


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