59 anni dopo, pensiamo ancora a questa replica senza tempo del cinema francese ogni volta che cerchiamo le sue parole in inglese: Cinema e serie

59 anni dopo, pensiamo ancora a questa replica senza tempo del cinema francese ogni volta che cerchiamo le sue parole in inglese: Cinema e serie
59 anni dopo, pensiamo ancora a questa replica senza tempo del cinema francese ogni volta che cerchiamo le sue parole in inglese: Cinema e serie
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Ripercorriamo una delle sequenze più divertenti di “Gendarme in New York”: quella della celebre lezione di inglese impartita da Cruchot ai suoi subordinati.

Quando siamo cresciuti con il cinema di Louis de Funès, sono molte le battute tratte dai suoi film più famosi che ci vengono in mente automaticamente in certe situazioni.

“I poveri sono fatti per essere molto poveri, e i ricchi, molto ricchi!” “È tutto spazzatura!” “Vattene da me o ti picchio!” “Sta mentendo in tedesco!” “Fai come al solito: prometti tutto e io non do niente!”

Innumerevoli battute

Da La Folie des grandeurs a La Grande Vadrouille passando per Hibernatus o La Zizanie, non mancano esempi di frasi rimaste nella memoria del pubblico nella carriera di colui che molti francesi considerano uno dei più grandi comici di tutti i tempi .

– 56 anni dopo, usiamo ancora questa linea brillante, inventata dal miglior dialoghista francese

In un certo numero di queste battute ritroviamo regolarmente una caratteristica molto specifica: la discrepanza palese e spesso ridicola tra la lingua di Molière e quella di Shakespeare. Sono infatti molti i personaggi di Louis de Funès che affermano di parlare inglese pur non padroneggiandolo affatto.

Questo dà linee come “Ma alors sei francese”, “Sei molto simpatico ma preferisco vous voir là-bas” o anche “Sono abbastanza sicuro che sia una mossa di Fantômas.”

Tra inglese e francese

A questo proposito, la sequenza che meglio illustra questa rottura tra inglese e francese si trova in Le Gendarme à New York, seconda opera della celebre saga diretta da Jean Girault nel 1965. Durante una scena gustosa, Cruchot (interpretato da Louis de Funès ) si propone come missione quella di trasmettere la sua scarsa conoscenza dell’inglese al suo superiore Gerbert e ai suoi subordinati, mentre si dirigono verso gli Stati Uniti.

Nella cabina del loro transatlantico, il gendarme improvvisa allora una piccola lezione che dà luogo a una gara di cucina, a molteplici esaurimenti nervosi, e quindi… a tante frasille succulente.

Quello che si è sedimentato più comodamente nell’inconscio collettivo del pubblico francese è ovviamente:

“I miei fiori sono bellissimi.”

Estremamente elementare e priva di qualsiasi forza comica se estrapolata dal contesto, questa battuta diventa subito esilarante se si ripensa alla celebre sequenza, e a Cruchot che spiega la struttura della frase a Gerbert e Merlot, che finiscono per litigare e arrivare al punto seguente conclusione: “I tuoi fiori sono aspri!”

Che si tratti di prendere in giro gentilmente un amico che sta cercando parole in inglese con un accento discutibile o di evidenziare i propri difetti in materia, spesso è saggio togliere un po’ di “I miei fiori sono bellissimi.” del suo kepi.

Qual è la tua battuta preferita di Louis de Funès?

(Ri)scopri il trailer di “Gendarme in New York”…

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