Il Consiglio di Sicurezza posiziona l’iniziativa di autonomia nel Sahara come unica base per la soluzione

Il Consiglio di Sicurezza posiziona l’iniziativa di autonomia nel Sahara come unica base per la soluzione
Il Consiglio di Sicurezza posiziona l’iniziativa di autonomia nel Sahara come unica base per la soluzione
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L’Ambasciatore Rappresentante Permanente del Marocco presso le Nazioni Unite, Omar Hilale, ha sottolineato a New York che la nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza sulla questione del Sahara pone l’iniziativa di autonomia marocchina come “l’unica base” per negoziare una soluzione politica al problema del Sahara. questa controversia regionale nel quadro della sovranità e dell’integrità territoriale del Regno.

Intervenendo in una conferenza stampa tenutasi in seguito all’adozione, giovedì, della risoluzione 2756 che proroga di un anno il mandato della MINURSO, Hilale ha affermato che questa nuova risoluzione “consacra per il 17° anno consecutivo la preminenza dell’iniziativa di autonomia marocchina qualificandola come una seria e credibile e posizionandolo come l’unica base per la negoziazione di una soluzione politica alla controversia regionale nel quadro della sovranità e dell’integrità territoriale del Regno”.

Lui ha osservato che la risoluzione chiede al Consiglio di Sicurezza di prendere in considerazione la dinamica internazionale e lo slancio a beneficio dell’iniziativa di autonomia marocchina che gode del sostegno di 20 membri dell’Unione Europea, di due membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e di più di un centinaia di paesi e organizzazioni regionali e internazionali in tutto il mondo.

L’ambasciatore ha inoltre osservato che il Consiglio, nella sua risoluzione, chiede la ripresa del processo politico, esortando tutte le parti ad impegnarsi in modo costruttivo.

“Questo appello è rivolto più in particolare all’Algeria che viene citata cinque volte come parte interessata perché si oppone al processo politico e soprattutto si oppone allo svolgimento di tavole rotonde da tre anni”, ha insistito Hilale.

Notando che il Consiglio di Sicurezza sollecita la ripresa del cessate il fuoco, il diplomatico marocchino ha precisato che l’organo esecutivo dell’ONU invita, in questo contesto, tutte le parti ad astenersi da qualsiasi cosa possa compromettere il processo politico.

Questo, secondo l’ambasciatore, è un elemento nuovo in questa risoluzione. “Per la prima volta il Consiglio di Sicurezza introduce un collegamento diretto tra il rilancio del processo politico e il rispetto del cessate il fuoco”, ha osservato.

Hilale ha inoltre sottolineato che il Consiglio di Sicurezza insiste, nella sua nuova risoluzione che estende il mandato della MINURSO fino al 31 ottobre 2025, sull’urgenza e l’importanza della cooperazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

A questo proposito, ha rilevato “un apprezzamento particolare per gli sforzi costanti del Marocco nella promozione e protezione dei diritti umani nelle sue province sahariane, attraverso il ruolo svolto dal Consiglio nazionale per i diritti umani e le sue rappresentanze regionali a Laâyoune e Dakhla”.

Allo stesso modo, il Consiglio di Sicurezza ricorda, secondo l’ambasciatore, la sua esigenza di registrare le popolazioni sequestrate nei campi di Tindouf, così come il suo imperativo di impedire la deviazione dell’aiuto umanitario internazionale da parte del gruppo separatista armato “polisario” e dell’organizzazione Rossa algerina. Crescent, attraverso la consegna di questi aiuti direttamente ai beneficiari, secondo le pratiche delle organizzazioni umanitarie internazionali.

L’ambasciatore, rappresentante permanente del Marocco presso l’ONU, ha infine sottolineato che l’analisi di qualsiasi risoluzione del Consiglio di Sicurezza non può essere fatta esclusivamente alla luce del suo preambolo e delle sue disposizioni operative.

“Lo si fa anche alla luce dei suoi silenzi e così è attualmente con la totale atonia del Consiglio di Sicurezza riguardo all’intervento dell’inviato personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara marocchino, Staffan de Mistura davanti al Consiglio di Sicurezza il 16 ottobre 2024”, ha spiegato, sottolineando che l’intervento del signor de Mistura ha generato più confusione e domande che risposte.

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