Par
Jean-Claude Bonnemère
Pubblicato il
1 novembre 2024 alle 7:00
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“André Breton, Abel Bessac e il mammut del Pech Merle” : questa non è un'enumerazione in stile prevert. Il nome di questi due personaggi lotois André Breton e Abel Bessac, certamente di ineguagliabile notorietà, associato ad una delle grotte più famose di Dipartimento Lotto: “Sfortunato Merle” ha Cabreretscontenente una prestigiosa collezione di dipinti preistorici attorno al mammut, ha colpito i titoli legali e dei media per molti mesi, 72 anni fa.
Fine investigatore, Michel Auvray ha quindi deciso di attualizzare questa “questione delicata”, davanti al numeroso pubblico di membri e amici della Société des Études du Lot, il 3 ottobre 2024, all'Espace Clément Marot di Cahors.
I fatti sono semplici e Michel Auvray riapre il caso con il rigore di un magistrato che si fa carico dell'intero procedimento. Il 24 luglio 1952, il poeta André Breton visita il “tempio-grotta” di Pech Merle, alla presenza del deputato Abel Bessac. Grattando con il dito la rappresentazione del tronco di un mammut apparso sulla parete della grotta, “per vedere se non fosse un falso” (e forse anche con spirito di provocazione), André Breton fu aspramente rimproverato. E come se non bastasse, commenta il suo gesto definendo il deputato un “prete”, alludendo alla sua posizione politica, mentre lui stesso si definisce un “libertario”. Segue uno scambio di soprannomi e i due uomini vengono alle mani. Insulti e violenze; presentazione di una denuncia, udienze, atto d'accusa, ricostituzione,… il caso si serializza fino al giorno del giudizio, dando luogo alla condanna di André Breton, in proporzioni molto inferiori a quelle previste dai suoi detrattori.
È lo strano incontro di due personalità forti e completamente opposte: la cultura, il modo di vivere, i background e le convinzioni, che ha affascinato Michel Auvray, rendendo a sua volta accattivante la sua presentazione illustrata. La storia è di origine locale: il deputato Bessac, originario di Saint-Martin-Labouval, è il concessionario della grotta Cabrerets; André Breton, che scoprì Saint-Cirq-Lapopie durante l'inaugurazione della Route sans frontières
rimane lì d'estate. L'impatto di questo incidente fu però immenso, con la schiera dei giornali di tutte le parti. Le Vie Quercynoise sostiene la causa di Abel Bessac! Il 27 novembre 1953 lo scrittore surrealista fu condannato a Cahors per “degrado di un monumento storico”. Come sarebbe stato oggi?
Michel Auvray ha esaminato la stampa in tutta la sua diversità, studiando tutte le fonti disponibili: archivi di Maryse David, figlia dello “scopritore” della grotta, biografie, corrispondenza, numerosi documenti procedurali, oltre, ovviamente, al processo e la sentenza, per un totale di più di 300 pagine. Ecco un oratore che merita di essere “ascoltato!” “.
* Il 30 luglio 1949, Cahors è stata la prima città ad adottare la Carta della Globalizzazione per la Pace, dichiarandosi legata alla comunità mondiale: voleva essere Cahors du Monde, Cahors Mundi.
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