ai Mondiali a squadre, il Giappone vince (ancora) il primo turno contro la Francia – Libération

ai Mondiali a squadre, il Giappone vince (ancora) il primo turno contro la Francia – Libération
ai Mondiali a squadre, il Giappone vince (ancora) il primo turno contro la Francia – Libération
-

Seconda per la sesta volta consecutiva nella gara a squadre miste dietro all’intoccabile capitano giapponese, la squadra francese si appresta alle Olimpiadi di quest’estate.

Iscriviti qui per ricevere gratuitamente ogni venerdì la nostra newsletter Libélympic.

“Nel judo, le competizioni a squadre miste mettono l’una contro l’altra due nazioni composte da sei combattenti, e alla fine è sempre il Giappone a vincere”. Come una parafrasi della famosa uscita di Gary Lineker sul calcio e sulla Germania, gli eventi a squadre miste dei Mondiali di Judo si concludono ogni anno dalla loro creazione nel 2017 con gli stessi titoli di coda: Kimi ga yo, l’inno nazionale giapponese. E, dal 2018, la squadra francese ha aderito al ruolo di seconda classificata.

Così è stato anche questo venerdì 24 maggio, al termine dei Campionati del Mondo di Abu Dhabi. Dopo aver liquidato Italia e Georgia (entrambe di bronzo al traguardo), la squadra francese si è riproposta in finale contro la sua migliore nemica. A prova della profondità di queste due nazioni, nessuna delle due aveva messo in campo le proprie armi pesanti. Nessuno nel microcosmo ha infatti dimenticato il peccato d’orgoglio di Lasha Bekauri. Nel giugno 2021, il focoso georgiano si è infortunato alla spalla in una lotta a basso rischio durante i campionati del mondo a squadre, e deve la sua incoronazione olimpica solo sei settimane dopo ai miracoli della medicina locale…

Nella capitale degli Emirati, gli allenatori francesi Christophe Massina e Baptiste Leroy hanno offerto, accanto al recentissimo campione del mondo Margaux Pinot, un sottile mix di giovani in divenire (il +100 kg Mathéo Akiana Mongo, 17 anni), vendicatori nelle gare individuali (la -57 kg Faïza Mokdar, squalificata lunedì in meno di trenta secondi per un punto di liquidazione tutt’altro che unanime) e innesca spesso decisivi da parte delle squadre (la -73 kg Joan-Benjamin Gaba e la -90 kg Axel Clerget).

La doccia ghiacciata di Tokyo 2021

Purtroppo, a parte la tigna Margaux Pinot, nessuno è riuscito a sollevare dubbi sulla (giovanissima) guardia giapponese che si opponeva a loro, un misto di invidia, patriottismo e compostezza. Dettaglio fondamentale: sull’immenso podio che riuniva le quattro squadre vincitrici di medaglie e tutti i loro sostituti, i titolari giapponesi hanno avuto l’eleganza di lasciare la prima fila nella foto ufficiale ai loro sostituti.

Il 3 agosto a Parigi una sfida completamente diversa attende le due nazioni. Perché se il Giappone ora ha sette titoli mondiali consecutivi in ​​squadre miste, ha già perso una volta in questo formato. È stata in casa, il 31 luglio 2021, nella finale dei Giochi Olimpici di Tokyo, contro la Francia di Clarisse Agbegnenou e Teddy Riner, entrambi assenti questo venerdì. Una doccia gelata al termine di una settimana storica con nove medaglie d’oro individuali. Un affronto che Kosei Inoue, il grande capo del judo giapponese dell’epoca, non dimenticherà presto.

Se battere +100 kg era l’ossessione di un’intera generazione di allenatori giapponesi, la loro ultima sfida ora è restituire il favore in casa agli irriducibili Galli. Con squadre al completo e due determinatezze ferree, le pareti dell’Arena Champ-de-Mars rischiano infatti di tremare.

-

PREV Presto una nuova stanza per i cacciatori
NEXT Lotto. Per chi suonano le campane, andrebbero rimosse?