Accuse di violenza sessuale | Autorizzato dal Vaticano, il cardinale Lacroix resterà nell’ombra

Accuse di violenza sessuale | Autorizzato dal Vaticano, il cardinale Lacroix resterà nell’ombra
Accuse di violenza sessuale | Autorizzato dal Vaticano, il cardinale Lacroix resterà nell’ombra
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Scagionato in seguito a un’inchiesta vaticana dalle accuse di violenza sessuale nei suoi confronti, il cardinale Gérald Cyprien Lacroix ha annunciato che non assumerà, almeno per il momento, le redini dell’arcidiocesi del Quebec


Inserito alle 17:33

Aggiornato alle 17:45

“Ho scelto volontariamente di rimanere discreto continuando il ritiro temporaneo dal mio ministero pubblico come arcivescovo del Quebec. Rivaluterò periodicamente la mia decisione”, spiega in un video pubblicato online giovedì.

Il Vaticano aveva affidato all’ex giudice della Corte Superiore del Quebec André Denis la responsabilità di indagare sulle accuse di violenza sessuale mosse contro il cardinale Gérald Cyprien Lacroix. I fatti risalgono al 1987-1988. La presunta vittima, che ha scelto di rimanere anonima, all’epoca aveva 17 anni.

Al termine della sua indagine, André Denis ha consegnato a papa Francesco un documento in cui concludeva di non avere elementi sufficienti per giustificare lo svolgimento di un processo canonico. Il Vaticano ha quindi scagionato il cardinale.

Gérald Cyprien Lacroix, ricordando le conclusioni del giudice, ha ribadito giovedì la sua innocenza e auspica che “sia fatta luce in modo completo e totale sulle accuse di cui sono accusato”.

“Invito inoltre il denunciante a contattare il giudice Denis come da lui suggerito o a presentare una denuncia penale contro di me in modo che possa aver luogo un processo adeguato. La comunità ha il diritto di sapere se i fatti di cui sono accusato sono avvenuti o meno e desidero che la mia testimonianza sia ascoltata. »

Il nome del cardinale Lacroix è stato trovato nei documenti legali depositati il ​​26 gennaio nell’ambito di un’azione collettiva intentata da presunte vittime di violenza sessuale contro l’arcidiocesi del Quebec.

Il papa ha poi chiesto ad André Denis di esaminare le accuse contro il cardinale, da lui respinte. Questa è la prima volta nella storia recente della Chiesa che il Vaticano sceglie qualcuno al di fuori del clero per condurre un’indagine interna di questo tipo.

Nell’intervista con La stampa,Me Alain Arsenault, avvocato civilista e rappresentante della class action, sostiene però che questa procedura “non avrà conseguenze” sul processo civile.

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