Il ruggito del cervo: un’immersione nella natura selvaggia dell’Aude

Il ruggito del cervo: un’immersione nella natura selvaggia dell’Aude
Il ruggito del cervo: un’immersione nella natura selvaggia dell’Aude
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l’essenziale
Negli ultimi anni, ascoltare il bramito dei cervi è diventato sempre più attraente sia per i residenti locali che per gli abitanti delle città. Le escursioni naturalistiche organizzate stanno diventando sempre più popolari, e per una buona ragione. Molti appassionati della natura percorrono chilometri per ammirare questo spettacolo. La foresta di Coudons nell’Aude è uno dei luoghi molto apprezzati per vivere questo tipo di avventure.

Da metà settembre a metà ottobre, nel sottobosco, si sente il famoso bramito, che da millenni rende famoso il cervo. È un grido del tutto simile al muggito della mucca e al raglio dell’asino, che i maschi emettono durante la stagione degli amori. Ciò consente loro di marcare il proprio territorio e affermare la propria posizione dominante per poter integrare il branco di cervi. Nel parcheggio della piattaforma di osservazione della fauna selvatica, route d’Espezel, questo venerdì sera di ottobre, Bastien Brunon si fa carico di un gruppo di una decina di persone. Educatore ambientale presso l’Associazione Développement des Hautes Corbières (ADHCO), appassionato di natura, impartisce istruzioni ai partecipanti prima di invitarli a scendere sulla piattaforma di osservazione. Lungo il viale alberato, Bastien descrive il bramito dei cervi e svela i segreti dei cervi (biologia, stile di vita, comportamento, ecc.), cosa avranno la fortuna di vedere e sentire e perché dovranno essere tutti particolarmente discreto. Il legno scricchiola leggermente sotto i loro piedi, ma tutti avanzano silenziosi, consapevoli che ogni rumore potrebbe turbare l’armonia del luogo.

Arrivando sulla piattaforma di legno, appollaiata tra gli alberi, e dopo aver salito silenziosamente le scale che conducono all’osservatorio, i visitatori serali osservano con meraviglia un vasto prato delimitato da alberi di latifoglie e conifere, a volte secolari. Armati di binocolo, Serge, Bertrand e gli altri hanno la possibilità di osservare, in lontananza, un cervo e un branco di cervi. La notte scende a poco a poco, la regola è semplice: restate silenziosi e immobili, per ascoltare il famoso muggito! Molto vicino si sente la prima risata. Un profondo ruggito squarcia l’aria fresca della sera. Risuona nella foresta come un invito, o un avvertimento. Come un’eco, un altro risponde in lontananza.

Per Laure e le sue amiche Chaurien, è impossibile non sentire un brivido correre lungo la schiena. Quando la notte è ormai completamente scesa, Bastien invita il gruppo a lasciare l’osservatorio e a proseguire, sempre in silenzio, sulla via del ritorno. Questa sera i cervi non hanno emesso granché la loro voce, la stagione dei muggiti volge al termine. Non importa, Laure, Serge, Bertrand e gli altri hanno trascorso una serata eccezionale, durante la quale hanno avuto la possibilità di entrare in un mondo selvaggio, lontano dalla quotidianità, dove la natura regna incontrastata.

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