Processo per stupro a Mazan: il suo compagno lo ha portato e ha aspettato in macchina, uno dei sei nuovi imputati davanti al tribunale

Processo per stupro a Mazan: il suo compagno lo ha portato e ha aspettato in macchina, uno dei sei nuovi imputati davanti al tribunale
Processo per stupro a Mazan: il suo compagno lo ha portato e ha aspettato in macchina, uno dei sei nuovi imputati davanti al tribunale
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Questa settimana vengono presentate le personalità di sei nuovi imputati. Gisèle Pelicot, assente questo lunedì, dovrà parlare a metà settimana.

I profili di sei nuovi imputati, sospettati di aver aggredito sessualmente Gisèle Pelicot, precedentemente drogata dal marito, sono stati analizzati da lunedì davanti al tribunale penale di Vaucluse dove il processo per stupro di Mazan è a metà.

La vittima principale era assente questo lunedì. Dovrà però parlare a metà settimana per esprimere le sue impressioni su questo emblematico processo di sottomissione chimica, iniziato il 2 settembre e che durerà fino al 20 dicembre.

Tra gli imputati ci sono Abdelali D., alias “Mehdi”, 48 anni. È venuto due volte a casa Pelicot a Mazan (Vaucluse) nel gennaio e poi nel marzo 2018, accompagnato, almeno una volta, dalla sua compagna di allora che lo aspettava in macchina.

È stato arrestato dopo essere stato riconosciuto dal compagno di un altro imputato interrogato dalla polizia su questo caso. Abdelali D. aveva inizialmente negato, nonostante la presentazione di sue foto tratte dai video girati nella camera da letto del Pelicot, ritenendo che si trattasse di un”salsaIl primo giorno dell’udienza, però, ha ammesso le accuse. Dopo i fatti, è stato colpito da un ictus che lo ha lasciato parzialmente emiplegico.

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Altri imputati presentati questa settimana includono Patrice N.un elettricista di 55 anni che durante il suo interrogatorio aveva descritto Dominique Pelicot come “malato” ma non ha ritenuto opportuno avvisare la polizia per non farlo “non perdere” una giornata alla stazione di polizia; Floriano R.un fattorino di 32 anni afferma di aver avuto “Paura“De Pelicot; Gregorio S.31 anni, già condannato per possesso di droga, ricettazione e violenza negli incontri; Quentin H.34 anni, ex agente di polizia diventato guardia carceraria che ha ammesso i fatti.

Jean-Luc L.alias “jeanlucasiat”, un operaio di 46 anni, l’unico degli imputati a risultare detenuto, è venuto due volte nel 2018 e poi nel 2019. Ha ammesso i fatti e ha detto di “sinceramente dispiaciuto per la signora” all’apertura del processo.

Questi imputati dovrebbero parlare in settimana della loro personalità e poi dei fatti, confrontandosi con Dominique Pelicot.

Per dieci anni, dal luglio 2011 all’ottobre 2020, il settantenne aveva drogato la moglie con ansiolitici per poi violentarla e farla stuprare da decine di uomini da lui invitati su Internet.

Insieme a lui, 50 uomini, di età compresa tra 26 e 74 anni, sono sotto processo ad Avignone, la maggior parte per stupro aggravato, per il quale rischiano 20 anni di reclusione penale. Diciotto degli imputati, tra cui Dominique Pelicot, risultano detenuti. Trentadue risultano liberi. Un ultimo è in fuga.

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