Finisce l’occupazione degli studenti filo-palestinesi all’UNIL

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15 maggio 2024 – 14:39

(Keystone-ATS) Il dialogo tra l’Università di Losanna (UNIL) e il collettivo filo-palestinese si è concluso con un accordo. L’occupazione dell’edificio Géopolis, durata quasi due settimane, è giunta al termine.

Martedì pomeriggio, la direzione dell’UNIL ha presentato ad una delegazione del collettivo le sue ultime risposte alle richieste. Queste risposte sono state accolte in serata dall’assemblea generale del collettivo. L’installazione nell’edificio Géopolis è quindi cessata, ha scritto mercoledì l’UNIL in un comunicato stampa.

Se la direzione dell’alma mater si è rifiutata di commentare il boicottaggio accademico richiesto dal collettivo, ha comunque assunto un certo numero di impegni, tra cui la creazione di una cellula di esperti. Quest’ultimo valuterà le collaborazioni con istituti scientifici di Paesi in guerra “dal punto di vista dell’etica, dell’integrità scientifica, del diritto internazionale e della libertà accademica”.

In questo stesso contesto, l’UNIL si impegna inoltre a incoraggiare i propri ricercatori a dimostrare la massima diligenza nelle loro collaborazioni scientifiche. Rafforzerà la rete e il sistema “Scholars at Risk” per i ricercatori palestinesi, nonché il suo sostegno agli studenti palestinesi.

La direzione metterà inoltre in atto un programma per sostenere la ricostruzione delle capacità accademiche palestinesi e pubblicherà una posizione sulla situazione di queste università.

Garantendo la trasparenza su queste misure, l’UNIL sottolinea tuttavia che esse sono soggette al rispetto da parte della collettività degli impegni assunti da parte sua. Ribadisce la ferma condanna di qualsiasi commento contrario ai valori enunciati nella sua Carta. Gli atti e i discorsi riprovevoli osservati saranno oggetto di un’indagine, precisa il comunicato stampa.

#Swiss

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