Operazione “prigione morta” nel centro penitenziario di Riom a Puy-de-Dôme

Operazione “prigione morta” nel centro penitenziario di Riom a Puy-de-Dôme
Operazione “prigione morta” nel centro penitenziario di Riom a Puy-de-Dôme
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La situazione è grave, l’intero carcere è in lutto” spiega mercoledì mattina Benoit Daudé, segretario interregionale FO Giustizia, davanti ai cancelli del centro penitenziario di Riom. Sono un centinaio intorno a lui, guardie, famiglie e colleghi in pensione mobilitati per rendere omaggio alle due guardie carcerarie uccise ieri durante la fuga di un prigioniero del casello autostradale di Incarville, nell’Eure.

L’agenda è una prigione morta” conferma Denoit Daudé. Non ci sarà infatti alcun movimento in entrata o in uscita dal carcere. Nessuna visita o trasferimento fino a nuovo avviso. L’operazione è infatti rinnovabile a seconda degli annunci del governo. I sindacati dovranno essere ricevuti mercoledì alle 14 dal ministro della Giustizia, Éric Dupond-Moretti.

Il nostro giornalista presente sul posto ha parlato con le famiglie dei detenuti che si sono presentati alle visite. Una donna che aveva viaggiato a due ore da Saint-Étienne ha dovuto trascorrere due giorni in un nucleo familiare. Ma questo mercoledì saranno possibili solo poche uscite.

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