Le tre organizzazioni ambientaliste vincitrici del marchio Vivere con i fiumi sono state presentate al termine della restituzione della 12a sessione internazionale delle Iniziative delle ONG per il futuro dei grandi fiumi, venerdì 18 ottobre presso il municipio di Arles.
Venerdì 18 ottobre, in occasione di una conferenza co-organizzata dal Comune di Arles e dalla ONG Iniziative per il futuro dei grandi fiumi (IAGF), nell’ambito della 12a sessione internazionale della ONG, i tre vincitori del Living con l’etichetta Rivers sono stati presentati. Si tratta del WWF Guyana, Sungaï Watch e Karama. Questa etichetta ha “mira a evidenziare iniziative positive, a dimostrare l’impegno delle parti interessate radicate nei territori, in risposta alle grandi sfide affrontate dai fiumi.“
Il fiume Maroni in Guyana
Il WWF Guyana ha ottenuto questo marchio per il progetto “Gardiens du Haut-Maroni”, che è costruito in collaborazione con le autorità consuetudinarie dei villaggi dell’Haut-Maroni. Il suo obiettivo è quello di istituire un osservatorio partecipativo sullo stato dell’ambiente fluviale in questo territorio isolato e sotto forte pressione da parte della ricerca illegale dell’oro. “Questo progetto formerà i residenti all’uso di strumenti per il monitoraggio e la raccolta di dati chiave sullo stato ecologico degli ecosistemi acquatici e delle foreste ripariali.“, spiega la ONG che aggiunge che su richiesta dei residenti che desiderano limitare la dipendenza dal pesce selvatico nella loro dieta sarà realizzato anche uno studio di fattibilità per un allevamento ittico comunitario.
Barriere per i rifiuti in Indonesia
L’organizzazione ambientalista Sungaï Watch, fondata in Indonesia quattro anni fa da tre fratelli e sorelle, mira a “fiumi puliti e disseminati di inquinamento visibile“, spiega Kelly Bencheghib, il cofondatore. Grazie a questo premio, espanderà le sue attività nella regione di Bekasi installando barriere per i rifiuti, acquisendo un impianto di smistamento, assumendo personale e gestendo un programma di raccolta di smistamento e riciclaggio. Dalla fine del 2020, grazie alla realizzazione di queste barriere fluviali, sono stati raccolti 2,1 milioni di kg di plastica. Sunhaï Watch trasforma la plastica riciclata per “sensibilizzare e trovare mezzi di finanziamento“, riferisce Kelly Bencheghib. L’organizzazione è anche impegnata a condurre campagne di sensibilizzazione.