“Le associazioni di sostegno ai pazienti svolgono un ruolo strutturante nell’ecosistema sanitario in Marocco”

“Le associazioni di sostegno ai pazienti svolgono un ruolo strutturante nell’ecosistema sanitario in Marocco”
“Le associazioni di sostegno ai pazienti svolgono un ruolo strutturante nell’ecosistema sanitario in Marocco”
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Attualità finanza Hebdo: Come definirebbe il campo d’azione delle associazioni di sostegno ai malati nel quadro della nuova riforma della protezione sociale e dell’assicurazione medica obbligatoria?

Intissar Haddiya: La nuova riforma della protezione sociale in Marocco segna una svolta decisiva nell’accesso alle cure e sicurezza sociale per milioni di cittadini. L’obiettivo è estendere la copertura sanitaria obbligatoria (AMO) a tutta la popolazione, compresi i lavoratori autonomi, le libere professioni e i cittadini in situazioni vulnerabili. Questo ambizioso programma si inserisce in una dinamica di giustizia sociale e riduzione delle disuguaglianze, garantendo a tutti l’accesso a cure di qualità. Oltre alla copertura sanitaria, la riforma prevede anche la generalizzazione degli assegni familiari al fine di rafforzare la sicurezza economica delle famiglie marocchine. Va notato che nell’era di questa nuova riforma, il campo d’azione delle associazioni di sostegno ai pazienti si è notevolmente ampliato e sfumato. Mentre in precedenza avevano un ruolo essenziali per l’accesso alle cure per gli indigenti, ora si concentrano maggiormente sulla sensibilizzazione e sull’educazione dei pazienti riguardo ai loro diritti e alle nuove opportunità offerte dalla copertura medica obbligatoria (AMO). Si occupano anche del sostegno psicologico e del reinserimento socio-professionale dei pazienti, in particolare di quelli affetti da malattie croniche o invalidanti. Collaborando con diverse organizzazioni e istituzioni e rafforzando le reti di solidarietà, queste associazioni partecipano attivamente al miglioramento della qualità della vita dei pazienti, contribuendo al successo della riforma.

FNH: Qual è la sua opinione sull’impegno associativo nel campo della salute in Marocco?

Il prof. IH: L’impegno associativo nel campo della sanità in Marocco ha conosciuto un notevole sviluppo. Le associazioni di sostegno ai pazienti non sono più semplici strutture di beneficenza; sono diventati attori essenziali nel sistema sanitario. Svolgono un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione e nell’educazione dei pazienti, oltre a colmare una serie di lacune nell’accesso alle cure per le popolazioni svantaggiate. Anzi, lo sviluppo delle associazioniIl sostegno ai pazienti in Marocco dimostra la consapevolezza collettiva dell’importanza della solidarietà nel settore sanitario, soprattutto di fronte alle sfide imposte dalle malattie croniche e costose. La loro azione permette di compensare alcune inadeguatezze del sistema pubblico, soprattutto nelle zone rurali o meno servite.

FNH: Nel corso degli anni, il lavoro associativo si è istituzionalizzato con una visione, una strategia, una valutazione e un audit. Ci spiegate questo itinerario piuttosto complesso?

Il prof. IH: L’istituzionalizzazione del lavoro associativo deriva da una crescente esigenza di professionalizzazione nella gestione delle associazioni sanitarie. Questo complesso processo prevede l’adozione di una governance chiara e trasparente, con obiettivi ben definiti, una precisa strategia d’azione e un rigoroso monitoraggio delle attività. La valutazione e l’audit svolgono un ruolo centrale nell’efficacia delle associazioni, perché consentono di adattare le azioni in base ai risultati ottenuti e all’evoluzione dei bisogni dei pazienti. I finanziamenti, sia dal settore pubblico che da quello privato, richiedono ora rendiconti dettagliati sull’impatto dei progetti, il che spinge le associazioni ad adottare standard di gestione più elevati. Inoltre, l’istituzionalizzazione del lavoro associativo lo valorizza offrendogli un riconoscimento e un quadro formale che ne rafforza l’efficacia. Grazie a questo approccio, le associazioni beneficiano di partenariati più forti con lo Stato, le autorità locali e il settore privato, che consente loro di soddisfare meglio i bisogni delle popolazioni che supportano, in particolare dei pazienti. Queste collaborazioni rafforzano la credibilità delle associazioni, facilitano il loro accesso ai finanziamenti e offrono loro risorse aggiuntive per le loro azioni. Di conseguenza, i pazienti beneficiano di un sostegno più strutturato, di una migliore consapevolezza dei propri diritti, nonché di un aiuto più efficace per l’accesso alle cure, alla copertura sociale e al reinserimento socio-professionale. Questa istituzionalizzazione consente anche un migliore coordinamento tra i diversi attori sanitari, ottimizzando così l’impatto delle iniziative associative sul benessere dei pazienti.

FNH: Le associazioni sanitarie costituiscono un ponte tra gli utenti e l’istituzione medica. Il loro ruolo è fondamentale nella gestione delle malattie croniche e costose. Che ne dici?

Il prof. IH: Le associazioni sanitarie, infatti, rappresentano un vero e proprio ponte tra utenti e istituzioni mediche. Non solo facilitano l’accesso alle cure, ma anche la loro continuità, in particolare per i pazienti affetti da malattie croniche come l’insufficienza renale. Queste malattie richiedono un monitoraggio costante e trattamenti costosi, a volte fuori dalla portata dei pazienti. Le associazioni intervengono mobilitando risorse finanziarie, materiali e umane per garantire che questi pazienti ricevano le cure necessarie, sensibilizzando al tempo stesso le famiglie e la società su questi temi. Il loro ruolo è quindi essenziale per ridurre il carico sulle istituzioni mediche e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

FNH: Che osservazioni fa oggi sul ruolo delle associazioni sanitarie?

Il prof. IH: Oggi è innegabile che le associazioni sanitarie svolgono un ruolo sempre più strutturante nell’ecosistema sanitario in Marocco. Contribuiscono non solo a migliorare la cura dei pazienti, ma anche alla diffusione di informazioni cruciali sulla prevenzione e il trattamento delle malattie. Detto questo, devono affrontare sfide significative, in particolare in termini di finanziamento, riconoscimento ufficiale e coordinamento con le istituzioni pubbliche. È imperativo rafforzare la partnership tra lo Stato e queste associazioni per garantire la sostenibilità delle loro azioni e l’espansione del loro impatto.

FNH: Lei è presidente di un’associazione di sostegno ai pazienti con insufficienza renale nella regione orientale. Raccontaci la tua esperienza e il ruolo che gioca questo tipo di associazioni nell’avvicinare la sanità ai cittadini?

Il prof. IH: Come presidente di questa associazione, ho avuto l’opportunità di osservare da vicino il contributo e l’impatto del lavoro associativo nel sostegno ai pazienti affetti da insufficienza renale, una malattia particolarmente difficile in termini di cure e di costi. La nostra missione è cambiata significativamente nel corso degli anni. L’obiettivo iniziale era quello di rendere le cure accessibili ai pazienti più indigenti. Attualmente ci stiamo concentrando sulla sensibilizzazione, sull’informazione e sullo screening. Realizziamo infatti periodiche campagne di screening delle malattie renali e dei suoi principali fattori di rischio, diabete e ipertensione, oltre a incontri di sensibilizzazione focalizzati sulla prevenzione di queste patologie e sulla promozione della donazione e del trapianto di rene che rimane la cura ideale per insufficienza renale allo stadio terminale. In alcuni casi che richiedono accertamenti o farmaci costosi, interviene anche la nostra associazione. Queste azioni hanno permesso di creare una vera comunità di sostegno attorno a questi pazienti, che aspiriamo a perpetuare.

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