Pubblicato il 19 ottobre 2024 alle 15:21
“So chi ha riparato la recinzione, quindi ho fiducia.” Pierre Ecoffey si diverte nel vedere lo sguardo preoccupato e il rinculo che ci coglie al ruggito della bestia. Dall’altro lato del reticolo, a portata di artigli e zanne, Makuti. Il leone africano di quasi 200 kg sembra conoscere il motivo della nostra intrusione, festeggiando con il capo dei guardiani e dello staff animali che lavora da dieci anni allo zoo di Servion, a 20 minuti di macchina da Losanna. Fortunatamente non siamo nel menu, ma è arrivata l’ora del pasto: dietro una grande vetrata situata accanto alla porta chiusa con un lucchetto, una trentina di genitori e bambini aspettano di vedere nutrirsi il “re della giungla”. Il “becco” degli animali selvatici, uno spettacolo condiviso da molti degli 8 milioni di visitatori del parco fin dalla sua creazione, esattamente 50 anni fa.
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