A quasi un anno dalle inondazioni che hanno devastato il Pas-de-Calais, i gruppi delle vittime hanno fatto nuovamente sentire la propria voce. In una lettera indirizzata al prefetto Jacques Billant, hanno deplorato una “vulnerabilità persistente” e la crescente ansia dei residenti di fronte alla mancanza di misure sufficienti per proteggere tutte le case. Le vittime, alcune delle quali hanno beneficiato degli interventi, hanno sottolineato la mancanza di progressi per molte famiglie ancora in difficoltà e si sono rammaricate che le loro proposte siano state ignorate.
Di fronte a queste critiche, il prefetto ha risposto annunciando una serie di incontri con i collettivi sul posto. Sono previsti quattro viaggi nei territori colpiti: Calaisis, Boulonnais, Montreuillois e Audomarois.
Questi incontri segnano una prima risposta concreta dopo una lunga attesa da parte dei residenti. I collettivi sperano che queste discussioni portino a misure rapide ed efficaci, chiedendo al contempo una maggiore trasparenza nella comunicazione tra istituzioni e attori locali. Insistono sull’importanza di tenere conto delle competenze dei residenti per migliorare la resilienza del Pas-de-Calais di fronte al futuro maltempo.
