Raccontano la storia di Albert Camus nell’Alta Loira durante la guerra

Raccontano la storia di Albert Camus nell’Alta Loira durante la guerra
Raccontano la storia di Albert Camus nell’Alta Loira durante la guerra
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Affetto da tubercolosi, Albert Camus trascorse del tempo all’aria aperta, lontano dalla sua Algeria, nell’Alta Loira, dal 1942 al 1943. Di questo soggiorno scrisse poco o niente. Un libro ripara questa svista e tenta di avvicinarsi allo scrittore dell’epoca, ancora pacifista e non ancora resistente.

“Un periodo poco conosciuto della sua vita”

Anne Prouteau, presidente della Società di Studi Camus e accademica angioina, ha curato il libro composto con la figlia di Camus, Catherine, documentarista, sociologa, scrittrice, poetessa e designer, nonché diversi specialisti del suo lavoro.

È un periodo poco conosciuto della sua vita commenta Anne Prouteau. Va a riposarsi a Chambon-sur-Lignon in una pensione per curare la tubercolosi. Si tratta di un esilio forzato in un territorio protestante molto impegnato nella resistenza e nel salvataggio degli ebrei. Il paese è stato decorato con la medaglia dei Giusti.

Sebbene abbia poche informazioni su questo periodo della sua vita, gli specialisti sanno che lì produsse molto: Ha rielaborato La peste, ha scritto un’opera teatrale, L’incomprensione, e ha pensato alle sue Lettere a un amico tedesco.

È anche in questi mesi decisivi che trascorre dal pacifismo alla resistenza attiva, accettando l’uso della violenza sotto controllo, ingiustificabile ma inevitabile”.

È la prima volta che un’opera tenta di far luce su questo periodo della sua vita grazie al lavoro di specialisti del suo lavoro ma anche di artisti.

“Albert Camus ai Giusti”, collettiva. Edizioni Bleu Autour. 172p. 23€.

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