Il leader algerino, Abdelmadjid Tebboune, ha rinunciato sabato scorso, in un’intervista televisiva, all’idea di una visita in terra francese, che considera umiliante nel contesto delle relazioni ancora una volta molto fredde tra i due Stati.
“Non andrò a Canossa”, ha dichiarato il presidente algerino. Reso famoso dal cancelliere tedesco Bismarck alla fine dell’Ottocento, “andare a Canossa” significa arrendersi completamente a qualcuno. Con questa espressione allude alla procedura che fu costretto a intraprendere nell’XI secolo l’imperatore germanico Enrico IV, che si recò nella cittadina italiana di Canossa per sollecitare papa Gregorio VII a revocare la scomunica di cui era oggetto.
Rinviata più volte dal maggio 2023, la visita di Abdelmadjid Tebboune in Francia avrebbe dovuto svolgersi tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2024. Ma i rapporti tra i due Stati si sono raffreddati dopo l’annuncio, a fine luglio, del sostegno del governo francese del piano di autonomia del Marocco per il territorio del Sahara. In risposta, il governo algerino ha immediatamente richiamato il suo ambasciatore a Parigi e ha ridotto la sua rappresentanza diplomatica in Francia, mantenendo un solo incaricato d’affari.
